Riuscire ad arrivare a compiere cento anni di età potrebbe non essere un traguardo così lontano. In Campania è infatti in corso uno studio, già in fase avanzata, condotto da Carmine Vecchione responsabile del programma di riabilitazione cardiologia dell’azienda ospedaliera Ruggi di Salerno e da Annibale Puca docente presso il Dipartimento di medicina e chirurgia dell’Università di Salerno.
La ricerca ha permesso di individuare la proteina Lav la cui somministrazione riesce a ripristinare la funzione vascolare in modelli sperimentali di disfunzione dell’endotelio che rappresenta un denominatore comune in numerose patologie cardiovascolari. Attualmente – come spiega Vecchione – “stiamo somministrando la proteina nei topi anziani valutandone nel tempo la mortalità”.
Secondo quanto riscontrato in laboratorio, la somministrazione della proteina Lav potenzia il rilascio di ossido nitrico ”elemento fondamentale – afferma Vecchione – per un corretto funzionamento della struttura vascolare e per buon controllo della pressione arteriosa”. I risultati dicono che nel ratto iperteso la proteina riduce i livelli pressori, normalizzandoli.
Altra ‘importante’ proprietà della proteina – sottolinea il medico – “è quella di evocare angiogenesi infatti – aggiunge – la somministrazione in un arto ischemico, in modelli sperimentali, facilita la crescita di circoli collaterali evitando l’amputazione dell’arto”. I gruppi di ricerca, coordinati da Vecchione e Puca, stanno portando avanti ulteriori analisi nelle strutture IRCCS Neuromed di Pozzilli e Multimedia di Milano convenzionate con l’Ateneo di Salerno. I risultasti fino ad oggi verificati sono stati pubblicati sulla rivista scientifica ‘Circulation Research’. (Fonte ANSA).