“Recuperare autorevolezza“. L’esortazione è di Antonio Giordano, Direttore generale dell’Asl Salerno, che stamani ha salutato i dipendenti e la Stampa prima della pausa natalizia.
Parole pesate, cariche di significato, soprattutto dette per chi deve capirle. Il manager come suo stile non si dilunga, non fa monologhi, pesa le parole. Le usa bene. Lo dimostra la lettera che ha inviato al personale tutto invitando alla collaborazione per dar vita, realmente e non solo sulla carta, all’Asl Unica. All’Azienda. Con ogni probabilità Giordano avrà incontrato “sacche di resistenza”, “orticelli” ai quali non si vuol rinunciare. Tutti chiedono di voltare pagina, di avere ordine, regole. Poi, nei fatti si tirano indietro diventando quasi ostili.
Ma come si fa a far venire meno organizzazioni feudali? “Con il lavoro”, ha tagliato corto lapidario il Dg che non lesina autocritica. Come non si vedeva da anni. E in verità a memoria non si ricordano manager che pubblicamente hanno fatto autocritica, non addosando le colpe ai predecessori. Giordano ha ereditato una situazione non facile, e non si lamenta. Punta sui fatti. “La partita si gioca sugli screening”, ha detto. Terminato il tour del camper ora il personale addetto deve seguire gli esiti.Deve lavorare. “Ho letto i dati dell’Agenas: se non si intercetta l’utenza, che va fuori, c’è un problema in quel settore che ha consentito la migrazione”, ha aggiunto. Insomma, si deve lavorare qualora qualcuno non lo avesse capito.
roco