Morte sospetta nell’ospedale di Sant’Arsenio di un paziente affetto da disturbi psichiatrici: nei guai medici e infermieri.
Stamani i Carabinieri di Sala Consilina, coordinati dal Tenente Davide Acquaviva, hanno notificato avvisi di conclusione delle indagini preliminari, emessi dalla procura di Lagonegro, nelle province di Caserta, Potenza e Salerno, nei confronti di quattro dirigenti medici e dodici infermieri ritenuti responsabili, a vario titolo, di omicidio colposo.
L’indagine è stata conseguente ad un caso di “morte sospetta” di un paziente, C.V. affetto da disturbi psichiatrici, deceduto a marzo scorso presso il Servizio Psichiatrico di diagnosi e cura di Sant’Arsenio ove era ricoverato.
Le investigazioni hanno consentito di: documentare, attraverso il sequestro delle cartelle cliniche e ai riscontri con i turni di servizio, le responsabilità delle condotte colpose ed omissive di dirigenti medici ed infermieri, tenute dalla data del ricovero della vittima a quella dell’exitus;
accertare l’inosservanza delle regole elaborate dalla scienza medica, consistita nel somministrare al paziente, su prescrizione dei citati medici, i farmaci sedativi TALOFEN e SERENASE in misura rispettivamente superiore a venti e a quattro volte il range terapeutico, che determinavano l’intossicazione e la conseguente morte per arresto cardio-circolatorio; collazionare indizi di colpevolezza, a carico dei citati infermieri, in ordine alle violazioni degli obblighi di garanzia sugli stessi gravanti e relativi alla verifica e alla richiesta di chiarimenti in merito alle terapie ed al dosaggio dei predetti farmaci, precedentemente alla loro somministrazione.