“Chiediamo l’annullamento, ad horas, della delibera in quanto viola in maniera palese le pari opportunità di accesso concorsuale a diversi dirigenti medici interessati dalla procedura in essa contenuta”. Non usa mezzi termini il segretario della Uil, Biagio Tomasco, parlando delle procedure concorsuali per l’assunzione tramite mobilità di 1 unità dirigenziale di profilo amministrativo per la U.O. di Reporting e Contabilità Aziendale.
“Tale procedura risultava infruttuosa per la mancata adesione di dirigenti aventi le caratteristiche specialistiche previste, per la qual cosa si procedeva alla pubblicazione di concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura di 1 unità dirigenziale di profilo amministrativo per la U.O. di Reporting e Contabilità Aziendale”, scrive e spiega. “ Si procedeva all’approvazione della graduatoria di merito del concorso pubblico. Successivamente, avendo avuto la scrivente il sentore che detta graduatoria la si volesse far scorrere per l’assunzione di altre unità dirigenziali, sentore poi confermato dalla deliberazione in oggetto. Abbiamo diffidato l’azienda al voler dar corso ad eventuali, quanto illegittime, procedure di scorrimento”. E aggiunge: “Il Consiglio di Stato che in due sentenze ha ribadito che le pubbliche amministrazioni non sono obbligate allo scorrimento delle graduatorie ancora valide; questa è una facoltà anche se il mancato utilizzo deve essere adeguatamente motivato sulla scorta del principio della ragionevolezza. Tale concetto era già stato ribadito dal Consiglio di Stato che riprendendo la sentenza della Suprema Corte di Cassazione Sezione Lavoro escludeva di fatto il dovere di scorrimento delle graduatorie per tipologia di incarico differente, così come stabilito dal Consiglio di Stato. Sulla scorta di quanto sopra enunciato, particolare attenzione va fatta a quanto contenuto nel corpo della delibera in oggetto, ovvero che “che alla scadenza risultavano pervenute n. 3 domande di partecipazione all’avviso, tutte carenti dei requisiti previsti … omissis”. Orbene corre l’obbligo rimarcare che se tale graduatoria sia stata redatta classificando i partecipanti in base a requisiti specifici, come si può poi, in un secondo momento, far scorrere la stessa per attingere a professionalità dirigenziali che presumibilmente saranno assegnate ad altra funzione, atteso che il bando iniziale riguardasse l’assunzione di una sola unità dirigenziale e per una funzione ben specifica, escludendo, di fatto, ed in maniera altamente discriminatoria, tutti gli altri dirigenti interessati. Per fare un paragone è come se si dovesse assumere un panettiere, stabilendo che i partecipanti debbano essere tutti panettieri, salvo poi dover assumere dei muratori pescando però unicamente nella graduatoria dei panettieri da cui i muratori erano esclusi fin dall’inizio”.