L’Asl Napoli 1 come il ‘Ruggi’: sì alla rilevazione biometrica.
L’azienda partenopea ha dato una accelerata alla ipotesi delle impronte digitali dopo l’ennesimo caso di assenteismo registratosi (che fa seguito al ‘Loreto Mare’) al Capilupi di Capri;qui sono scattate sei ordinanze di custodia cautelare che hanno raggiunto altrettanti medici. ‘Svuotando’il plesso di personale che ora si cerca urgentemente.
Così, l’azienda ospedaliero-universitaria ‘San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona’ di Salerno diventa esempio da seguire. E non solo per la Napoli 1 . Anche altre Asl e Aziende ospedalieri campane, toscane, società private hanno chiesto il percorso per l’importante innovazione.
Il Dg della Napoli 1, Mario Forlenza, era capo del Personale quando scoppiò l’inchiesta sui ‘furbetti del cartellino’ e conosce le impronte digitali fortemente volute da Nicola Cantone e Oreste Florenzano, oggi direttori generale e amministrativo, fin da quando erano commissari.
A sposare l’idea del Ruggi anche il comandante provinciale della Guardia di Finanza, Alessandro Marin, che si fece ‘rilevare’ le impronte diventandone testimonial.
rc