Mancano anestesisti e rianimatori e, di conseguenza, nell’ospedale Umberto I di Nocera Inferiore, il piu grande dell’Asl Salerno, saltano le sedute operatorie, si bloccano le ferie (come già accaduto), e si riduce il day surgery. Nonostante questa criticità, l’Azienda sanitaria ha firmato una convenzione, con l’Azienda di Avellino, “per consulenze specialistiche in anestesia e rianimazione dal primo aprile al trenta settembre”.
Una delibera che ha già fatto storcere il naso tanto da indurre l’Aaroi a scendere in campo e scrivere una nota ai vertici aziendali. Vincenzo Stridacchio sottolinea come sia “…bizzarro sottoscrivere una convenzione quando nella Asl si è costretti a ridurre l’attività lavorativa, bloccare le stesse ferie, “cancellare” il Day Surgery proprio per mancanza di personale. Per Avellino, invece, c’è personale, bene! E per la nostra azienda, no? Beh, chiediamo ai vertici di proporre ai colleghi di eseguire consulenze nella nostra Azienda. Speriamo che qualcuno voglia venire a Nocera a darci una mano“, conclude con l’ironica provocazione Stridacchio, rappresentante sindacale dell’Aaroi, che vive insieme ai colleghi, ogni giorno, le difficoltà lavorative.
Ora, se gli anestesisti e rianimatori vengono mandati ad Avellino ci sarà un motivo: forse la Asl Salerno non può pagare altro straordinario e Alpi. Ma proprio quest’ultimo ritorna prepotentemente alla ribalta della cronaca, specie per l’area sud di Salerno. Camici bianchi con dichiarazioni dei redditi che partono da 250mila euro. Questo significa, ovviamente, che si può fare, esiste una organizzazione tale (diversa dalle altre aree) avallata da qualcuno. Che firma.
L’anno scorso c’è stato anche un reclutamento di tali specialisti tanto che alcuni vertici dissero: “Ora le cose cambieranno”.