Rete oncologica. Clinica accreditata 1- Pubblico 0. La Cobellis unica, a sud, a finire nella ROC

La Casa di Cura “Cobellis” di Vallo della Lucania, convenzionata con il pubblico, é stata inserita nella Rete Oncologica Campana.

E’ tra le 22 strutture sanitarie, unica nel territorio a Sud di Salerno, inserite nella ROC. È stata definita struttura di riferimento per le attività chirurgiche dei tumori di colon, retto, pancreas, mammella e prostata.

La Clinica di Vallo della Lucania  è stata inserita nella Rete sulla base dei volumi di chirurgia oncologica  erogati  negli ultimi anni. Riconosciuta, dunque,  la qualità dei servizi resi dalla Casa di Cura Cobellis che potrà continuare a garantire l’attività chirurgica dei tumori sul territorio cilentano (fonte Cs).

Clinica convenzionata batte il pubblico. E lo dicono i numeri che, si sa, si creano in base alle prestazioni. Le prestazioni sono fornite dal cittadino che sceglie. Sceglie l’accreditato e non il pubblico. Sceglie l’accreditato e non il pubblico anche per nascere (vedi Polla e Sapri). E poi piangono che vogliono chiudere i punti nascita con sterili balletti politici e imbarazzanti passerelle.

Sul tema della Rete oncologica, Biagio Tomasco del Nursind, in una nota inviata alla Stampa, allega anche schede eloquenti.

"Tanto sopra esposto evidenzia per il triennio di riferimento un sostanziale equilibrio tra le due strutture, mentre se si analizza il dato relativo all’anno 2018 abbiamo un sensibile aumento dei casi trattati presso la Casa di Cura Prof. Luigi Cobellis rispetto al PO San Luca di Vallo della Lucania (+ 87 casi trattati in un anno), che impongono delle serie riflessioni nel merito, anche in virtù del risultato che hanno scaturito.

La prima è che l’attenta gestione e programmazione da parte del management della Clinica Cobellis ha prodotto i suoi frutti nell’immediato e per il prossimo futuro, atteso che l’incremento relativo all’anno 2018 ha permesso di scalzare la struttura pubblica dall’assegnazione regionale.

Il secondo è che la mancanza di risorse tanto umane quanto tecnologiche di cui ha sofferto e soffre il settore pubblico, sta provocando la sistematica perdita di asset assistenziali per la popolazione residente che gioco forza si deve rivolgere sempre più a strutture private che, tra le altre cose, utilizzano fondi pubblici per mantenersi.Crediamo quindi sia giunto il momento di rivedere con oculatezza il sistema dei convenzionamenti che ha prodotto, e produrrà, simili situazioni.In effetti è come se lo Stato pagasse il privato per effettuare prestazioni che in quel momento non è in grado di fare, salvo poi trovarsi la concorrenza in casa e per giunta pagata da se stesso.Distogliendo risorse fondamentali dal sistema pubblico.

E qui si inserisce la questione della PET TC impiantata presso la clinica Cobellis due anni fa, con tanto di beneplacito del Governatore della Regione Campania che ebbe a dichiarare che finalmente il cittadino cilentano avrebbe potuto scegliere dove effettuare una PET TC, cosa molto simpatica atteso che se scelta doveva esserci, doveva essere effettuata confrontando due centri attrezzati e non uno solo come nel caso di specie", scrive Tomasco.