Il Commissario ad Acta per il Piano di Rientro ha inviato chiare direttive per l’istituzione nei DEA di I livello di un Trauma team. E, soprattutto, si chiedeva la attuazione in tempi brevi. L’Azienda ‘Ruggi’ ha ottemperato e ,come sottolinea Biagio Tomasco della Uil, per l’Asl Salerno solo Vallo della Lucania. Nocera Inferiore mancherebbe all’appello .
Così, una dettagliata nota inviata alla Direzione chiede lumi in proposito .
“Con nota 3482/C del 01.09.2017 il Commissario ad Acta per il Piano di Rientro, on. Vincenzo De Luca, ha inviato chiare direttive per l’istituzione nei DEA di I livello della ASL Salerno.
Ad oggi risulta che il solo presidio di Vallo della Lucania abbia ottemperato, con nota n. 1324 del 12 settembre 2017 a quanto richiesto con la nota sopra emarginata, nel mentre il PO di Nocera ancora non ha prodotto alcun documento circa l’istituzione del già richiamato Trauma Team.
Considerato che detta istituzione rappresenti un punto fondamentale dell’offerta sanitaria provinciale e regionale, e considerando che la nota 3482/C del 01.09.2017 imponeva una tempistica stringente per la costituzione del Trauma Team, non si comprendono appieno le motivazioni che hanno indotto la direzione sanitaria del PO di Nocera a non procedere in tal senso.
Corre l’obbligo rimarcare che in provincia di Salerno tanto l’AOU Ruggi che il PO di Vallo abbiano ottemperato.
In riferimento a quanto predisposto dalla direzione sanitaria del PO di Vallo della Lucania, si fanno le seguenti considerazioni:
1. Non sono previste le procedure di timing in caso di paziente politraumatizzato, ovvero chi, come e quando debba intervenire in successione sul paziente;
2. Non sono state individuate le linee guida operative previste nel terzultimo capoverso della nota 3482/C del 01.09.2017
3. Il Decreto Ministeriale 2 aprile 2015 n. 70 – Regolamento recante definizione degli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all’assistenza ospedaliera, dispone per i Centri Traumatologici Zonali (CTZ), quali Nocera e Vallo della Lucania, il trattamento, in modo definitivo, di tutte le lesioni tranne quelle connesse con tutte o alcune alte specialità. Per raggiungere tale obiettivo il CTZ necessita di :
• Personale addestrato alla gestione del trauma, attualmente nell’ASL Salerno non sono stati attivati corsi di perfezionamento e/o aggiornamento sul trattamento del paziente politraumatizzato, cosa per cui è auspicabile che la struttura Formazione organizzi, in uno dell’Azienda Universitaria di Salerno, un corso di aggiornamento permanente per tutto il personale della ASL Salerno, in particolar modo per gli operatori di area critica;
• Area attrezzata di accettazione per il trauma (shock room), comprendente almeno due postazioni per la stabilizzazione respiratoria e circolatoria e per le procedure chirurgiche di emergenza, di controllo della via aerea, dello pneumotorace e delle emorragie, attualmente nei due DEA di I livello, ovvero nei locali di Pronto Soccorso, risultano non essere presenti le strutture di shock room per come descritte in precedenza;
• Due sale operatorie contigue multifunzionali, per interventi di Chirurgia generale d’urgenza, Chirurgia ortopedica e eventuali interventi connessi con il trattamento del traumatizzato, attualmente la configurazione delle sale operatorie del plesso di Vallo della Lucania potrebbe rispettare le direttive prima descritte, fermo restando che una delle due debba
necessariamente essere attrezzata con un tavolo ortopedico e con in dotazione in loco di tutta la strumentazione ortopedica d’urgenza, a meno che non si utilizzino le due sale operatorie del plesso ortopedico situate al IV piano del nosocomio delle quali una sola ad oggi completamente attrezzata. Non risultano attivate linee guida e protocolli, concordate con l’azienda universitaria di Salerno, per il trasporto in urgenza, a mezzo elicottero e/o ambulanza rianimativa, del paziente politraumatizzato verso il centro CTS competente per territorio, ovvero l’AOU S. Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona. Rimane forte comunque la sensazione che fino a che la Regione Campania non attivi tutte le procedure per il completamento delle reti dell’emergenza e di quelle tempo dipendenti, nonché l’istituzione dell’Agenzia Regionale per l’Emergenza, gli errori, i disguidi e le incomprensioni tra i vari settori dell’assistenza non potranno essere facilmente superati”.