L’Asl Salerno avvia uno screening a tappeto per tutti gli operatori sanitari. Saranno sottoposti periodicamente ad accertamenti microbiologici (tampone naso-faringeo), mirati alla tempestiva individuazione e al conseguente allontanamento dal lavoro di tutti i soggetti che, pur asintomatici, risultino positivi al Coronavirus, in modo da scongiurare l’innesco di focolai non controllati all’interno della struttura sanitaria. Pertanto, sulla scorta dei diversi Documenti di valutazione dei rischi attualmente agli atti dell’Azienda, si è ritenuto classificare in livelli di rischi in tre fasce: basso-medio-elevato; ciascuno definisce tempi e modalità di esecuzione degli accertamenti microbiologici cui gli operatori sanitari, periodicamente, dovranno essere sottoposti. Le occupazioni lavorative con livello di rischio basso sono: contesti sanitari di diagnosi e cura ove l’organizzazione del lavoro non prevede la presenza di pazienti Covid-19; attività lavorative che per le loro caratteristiche comportano una potenziale esposizione del lavoratore: addetti alle camere mortuarie; attività amministrativa effettuata in presenza di utenza in ambiente sanitario; attività di organizzazione e vigilanza in ambito sanitario; attività dei servizi tecnici svolta negli ospedali e nelle sedi territoriali, addetti al centralino. Occupazioni lavorative con livello di rischio medio: Contesti assistenziali di diagnosi e cura ove l’organizzazione del lavoro non prevede abitualmente la presenza di pazienti accertati Covid-19; attività lavorative che per le loro caratteristiche possono comportare un rischio accidentale di esposizione del lavoratore. Ovvero: esecuzione di tampone oro e rinofaringeo; o procedure invasive in grado di generare aerosol effettuate in condizioni di urgenza emergenza su paziente sospetto Covid-19; e procedure diagnostiche radiologiche (es. rx torace) effettuate a paziente sospetto o accertato Covid-19; attività ambulatoriali che richiedono un contatto diretto prolungato a meno di un metro su paziente sospetto Covid-19 senza mascherina (es. visite Orl, odontoiatriche, pneumologiche); o procedure specialistiche strumentali che richiedono un contatto diretto con paziente sospetto Covid-19 (es. broncoscopie, gastro e colonscopie); o attività lavorative effettuate necessariamente a una distanza inferiore ad un metro, che non consentano, per l’indagine clinica, l’uso della mascherina al paziente e siano in grado di generare tosse o secrezioni delle vie respiratorie; a assistenza diretta a domicilio di pazienti Covid-19; o autopsie di pazienti che hanno contratto il virus pandemico SARS-CoV-2 nel caso di richiesta da parte dell’autorità giudiziaria; o attività di decontaminazione e sanificazione di strumenti ed apparecchiature in aree Covid-19.
Occupazioni lavorative con livello di rischio alto:
Contesti assistenziali di diagnosi e cura ove l’organizzazione del lavoro, resasi necessaria in condizioni di emergenza sanitaria per effetto della pandemia, ha portato alla collocazione esclusiva dei pazienti COVID-19, ivi comprese le sale operatorie che trattano pazienti Covid-19 e le ambulanze dedicate del 118 per il trasporto di pazienti sospetti o accertati Covid-19.
Per gli operatori delle aree a rischio elevato, i tamponi dovranno essere effettuati ogni 7 giorni; per quelli delle aree a rischio medio, ogni 14 giorni; per quelli a rischio basso ogni 21 giorni.
Fonte le Cronache