Si svolgerà venerdi 22 aprile presso il Grand Hotel Salerno il I corso interattivo di ”Imaging Risonanza magnetica multiparametrica con biopsia mirata con tecnica fusion “ecografia-risonanza magnetica” organizzato dalla UOC di Radiologia dell’AOU San Giovanni di Dio e Ruggi D’ Aragona di Salerno, diretto da Mattia Carbone, con il patrocinio delle società scientifiche nazionali di riferimento di Radiologia ed urologia SIRM e SIU. Il corso ha lo scopo di formare sul territorio nazionale professionisti per la ottimizzazione della diagnosi e delle terapia del tumore della prostata, problema sempre più diffuso.
La Risonanza Magnetica Multiparametrica (RM mp), che sfrutta il principio delle radiofrequenze, costituisce la migliore metodica di tipo radiologico sia nel tratteggiare l’anatomia della prostata e dei tessuti limitrofi sia nell’individuare lesioni neoplastiche prostatiche L’esame RM della prostata assume la definizione di “multi-parametrico” poiché prevede l’analisi di molteplici parametri relativi alla prostata. Nel dettaglio: questa procedura non invasiva può essere applicata nello studio di pazienti con PSA alterato (PSA, l’Antigene Prostatico Specifico, è la proteina quantificabile nel sangue prodotta unicamente dalla prostata) e per individuare quali sono i casi da sottoporre a biopsia, eludendo procedure invasive non consigliate. Al contempo, può essere usata sia nella rivalutazione di pazienti con PSA alterato e precedenti biopsie negative sia per identificare l’eventuale presenza di recidive nel caso di rialzamento del PSA in seguito a trattamento di tipo chirurgico, radiante oppure farmacologico. La biopsia prostatica Fusion è una tecnologia altamente innovativa, nella Biopsia prostatica in fusione di immagini (anche definita Biopsia Fusion) la possibilità di fusione delle immagini si esplicita grazie alla messa a punto di apparecchi ecografici di ultima generazione, in cui è possibile “caricare” e integrare quanto riscontrato dalla RM mp alla prostata. i prelievi bioptici risulteranno perfettamente centrati all’interno delle zone sospette identificate dalla RM mp. Questo trasforma la biopsia prostatica in una tecnica bioptica precisa e mirata. I risultati ottenuti in termini di accuratezza diagnostica sono così elevati che oramai i nuovi protocolli di biopsia prostatica prevedono di eseguire i prelievi solo nelle aree sospette individuate dalla RM mp. Ciò comporta una netta riduzione del numero di biopsie inutili (con indiscutibili benefici per i pazienti sia in termini do confort che di attendibilità diagnostica).