Salerno Sanità

Ambulatori chiusi: “Interruzione di pubblico servizio”, Medici contro l’Asl


“La totale ed indiscriminata sospensione di tutte le attività ambulatoriali negli ospedali, a nostro avviso, ipotizza l’interruzione, il regolare svolgimento di un servizio pubblico.  Pertanto, quanto avvenuto nell’Asl Salerno non può essere giustificato come una ovvia conseguenza di osservanza di disposizioni regionali, perché la Direzione non ha provveduto a creare percorsi alternativi, almeno per tutti quei servizi/prestazioni che non possono essere espletati dai poliambulatori distrettuali” . La denuncia, chiara, porta la firma di tutte le segreterie aziendali della Dirigenza Medica (Aaroi-Emac, Anaao-Assomed, Cgil, Cimo, Federazione Cisl_Medici,  Fassid, Fesmed, Fvm)che hanno inviato una pec al management della Asl Salerno quasi come un ultimo tentativo prima di ulteriori passi, magari in Procura.
“Coloro che hanno determinato incautamente la sospensione generalizzata del servizio pubblico, ribadiamo, in particolare per le attività riprogrammate in altre strutture territoriali, possono rispondere, a nostro avviso, di abuso di ufficio ed interruzione di pubblico servizio”, rincarano nella pec inoltrata.

“La continuità dell’essenziale servizio di assistenza sanitaria non può essere indiscriminatamente interrotta (qualsiasi sia la ragione) ma, al più, potrebbe/dovrebbe essere riprogrammata. La riprogrammazione andava e doveva essere fatta già dopo la prima emergenza di Marzo – Maggio 2020 e, pertanto, l’attuale interruzione non può trovare una causa di giustificazione nell’improvvisa
emergenza sanitaria”, e concludono: “Riteniamo che sia stato violato il diritto alla salute dei cittadini. Infine, ma non ultimo, non possiamo non constatare la situazione paradossale che molti pazienti sia Covid sia non Covid, non trovando adeguata assistenza in Campania, si recano fuori Regione per essere adeguatamente curati”, conclude la nota.

Fonte le Cronache
Rosa Coppola