La chirurgia d’urgenza, con il pronto soccorso, la rianimazione e tutta l’Area critica, rappresenta la prima linea dell’Azienda ospedaliero-universitaria “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno. E ha una forza: i numeri da record che si sposano con l’umanità e la specializzazione del personale. Dati che il management sta, in queste ore, assemblando e con ogni probabilità, renderà presto pubblici, vista la loro eloquenza. Capaci di spazzare via, di rispondere puntando sulla forza dei numeri, indiscutibile e incontrovertibile, alle dichiarazioni del professore Domenico Lombardi, Direttore dell’Unità complessa di Chirurgia Generale e d’Urgenza dell’ospedale metelliano. L’accademico, in sintesi, rilasciando una intervista ad un sito, aveva testualmente dichiarato: “Il trend è cambiato. Da un anno a questa parte non siamo più noi che trasferiamo a Salerno, ma esattamente il contrario. Questo è un dato importante di cui il Direttore Generale è molto contento e soddisfatto, ed anche noi perché vuol dire che la Chirurgia a Cava ha un senso e funziona bene. La segreta speranza di “liberarsi” di pazienti con complessità, ci fa onore perché ci mandano dei casi che probabilmente avrebbero difficoltà a trattare“.
Insomma, grazie a Lombardi, alle sue parole di ‘sollecito a fare meglio‘, l’Azienda ha tra le mani dati che riportano, e a qualcuno ricordano, come l’Area emergenziale sia una eccellenza.
Dicevamo, l’Area critica che si muove seguendo la direttiva: arrivo del paziente al pronto soccorso= diagnostica certa=confortata nel momento del ricovero= intervento. Non a caso parliamo di ricoveri e interventi per ‘patologie maggiori’.
Una attività che con l’arrivo degli universitari ha tratto ulteriore giovamento, creando una sinergia decisiva per la qualità assistenziale.
“Il ‘Ruggi’, dal punto di vista dei numeri e della capacità ricettiva, non ha paragoni.Con assoluta certezza posso dire: chi opera a Salerno, ospedalieri o universitari, svolge un lavoro eccellente. La qualità dei chirurghi del ‘Ruggi’ non è seconda a nessuno, come a Mercato San Severino“, esordisce il professore Mario Capunzo, Direttore del Dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Salerno, nonchè delegato ai Rapporti “Azienda-Università” che, sulle dichiarazioni di Lombardi, spiega. “Le parole, che vanno sempre meditate, vanno interpretate nella direzione di accreditare la struttura di Cava; probabilmente il professor Lombardi, giustamente, vuol far presente che anche il plesso metelliano si adopera nel merito di casi complicati, e così sarà. Ciò detto, ribadisco che sono indiscutibili le capacità dei chirurghi del ‘Ruggi’ e i numeri sui flussi, ricoveri e interventi sono eloquenti“, conclude il professore.
roco