Il Pronto soccorso dell’Azienda ospedaliero-universitaria ‘San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona’ di Salerno ha un nuovo caposala. E sui social impazza la polemica. Post eloquenti tessono le lodi ed elogiano il lavoro di Carolina Mezzeni, ormai ex coordinatrice dell’area emergenziale che, va detto, aveva chiesto tempo fa il trasferimento. Giunto venerdì ( giornata degli sbarchi dei migranti. Giunti anche in pronto soccorso). Ma che ha destato clamore e meraviglia. Un motivo ci sarà, ovviamente. E nel quale non entreremo. Di sicuro, per deduzione, se fosse solo un ok al trasferimento, i post sarebbero diversi. La natura dei commenti avrebbe sfumature di amarezza, sarebbero dispiaciuti. Nel caso specifico, e anche chiaramente, qualcosa forse sarà accaduto. Ma, se così fosse, la filiera istituzionale avrebbe dovuto coinvolgere anche i responsabili tutti della Unità. Esempio.Se un dipendente qualunque crea un problema all’Azienda, beh,da che mondo e mondo, spesso anche senza colpe vengono tirati in ballo i capi. Che devono vigilare. Ricordate il fenomeno dell’assenteismo?Bene. Si puntò il dito contro i vertici, rei di non aver controllato. Ragionamento che per sillogismo aristotelico lo trasferiamo alla vicenda pronto soccorso. Se qualcosa è accaduto sembra strano che non sia stato coinvolto anche qualche responsabile. Che, indirettamente risponde dei collaboratori. Vertici che con ogni probabilità avranno anche seguito in prima persona gli sbarchi di venerdì, giornata dura e impegnativa, giornata in cui si è deciso di avere un nuovo caposala e dare l’ok al trasferimento.
