SALERNO
Avviso di garanzia per abuso d’ufficio, con contestuale invito a comparire dinanzi al pm della Dda salernitana, per il direttore generale dell’Asl Salerno Antonio Squillante. Il provvedimento, firmato dal pm Vincenzo Montemurro, si è reso necessario, come prevede l’iter giudiziario, per convocare ed ascoltare il manager su diversi filoni di inchiesta da mesi al vaglio dell’antimafia. Le bocche restano cucite e poco trapela. Pare che Squillante abbia a lungo risposto sulla riorganizzazione aziendale in atto, in particolar modo su accorpamenti di strutture complesse con relative nomine di primari oggetto di avvisi e concorsi interni.
Controlli incrociati
Massima riservatezza, come dicevamo, sull’incontro che ha visto il professionista seduto di fronte al magistrato della procura antimafia sulla cui scrivania vi sono dettagliate lettere ed esposti firmati contro alcuni provvedimenti adottati dal management di via Nizza, e ritenuti dubbi. Un filone di inchiesta reso noto anche dai numerosi accessi delle forze dell’ordine nella sede centrale dell’Asl in via Nizza: carte e documentazione ufficiale che si è aggiunta ad esposti al vaglio degli inquirenti. Avvisi e concorsi ma anche appalti sui quali si sono da tempo accesi i riflettori. Gare espletate e vinte con un ribasso che ha destato attenzione facendo scattare i controlli. La procura ordinaria e quella antimafia valutano le carte, ascoltano per capire e andare a fondo. Non a caso, la Dda ha voluto sentire il dg: il manager rispondendo alle domande avrà anche chiarito la propria posizione.
Controdeduzioni
Come è accaduto per l’avviso di garanzia avuto per gli scarichi del depuratore ospedaliero di Eboli (ritenuti non a norma dalla magistratura ordinaria) Antonio Squillante depositò, attraverso il suo avvocato di fiducia Giovanni Annunziata, una dettagliata documentazione per spiegare la propria posizione. Oggi la sua posizione in quella vicenda risulta essere stralciata.
8 aprile 2015
