Nocera Inferiore
Sospeso per non aver eseguito l’ordine di servizio dell’Asl Salerno: medico si rivolge al giudice del lavoro. E perde.
Protagonista è A.B., neurochirurgo in servizio presso l’ospedale di Nocera Inferiore, che si è visto rigettare il ricorso dal giudice del lavoro.Non gli ha riconosciuto, come sostenuto dal dottore nel ricorso, un ‘comportamento discriminatorio’ (l’Asl ha adottato tali provvedimenti anche per altri medici) tantomeno il calcolo dell’anno solare; per il giudice si fa riferimento dal 1 gennaio al 31 dicembre. A.B. aveva fatto calcoli diversi: da un mese ad un altro per arrivare a 12 che compongono l’anno. Ancora, il provvedimento d’urgenza aziendale è’ adottato secondo le norme; per la sospensione del medico, poi, il giudice non entra nel merito essendo di pertinenza dell’Azienda.
Facciamo un passo indietro.
Come si è giunti a questo punto?
A novembre scorso il management dell’Asl Salerno firma la delibera di trasferimento dell’ex primario del Cardarelli, Michele Carandente, e lo assegna all’Unità ospedaliera nocerina – dove la pianta organica è completa – e non, invece, a Vallo della Lucania dove il bisogno di avere nuovo personale è invocato da tempo. Scoppia la polemica: lettere ai vertici ospedalieri e aziendali, ai sindacati, segnalazioni alle tre Procure.
Insomma un vero e proprio ‘caso’ che fu discusso dalle direzioni sanitarie dei due plessi per trovare una soluzione. Che non escludeva gli ordini di servizio, pur di evitare un blocco delle attività.
A.B. Non ci sta. E non esegue l’ordine. Il resto è storia.