“Negare i diritti agli infermieri e’ negare i diritti all’utenza”. La frase di Margaret Cittadino della Cgil sintetizza le motivazioni dello stato di agitazione, indetto da tutti i sindacati, che porta dritto dritto allo sciopero. Prima l’assemblea generale di ottobre, poi la decisione.
Così stamani, le sigle (CGIL FP CISL FP UIL FPL FSI SNALV USB NURSIND NURSIND UP UGL) hanno spiegato nel particolare quanto sta accadendo.
“Il commissario ha detto che il fondo disagi e’ stato sforato. Bene, perché non è’ stato comunicato ai sindacati? Ha così aggiunto che non era possibile tener fede all’accordo, siglato con la passata amministrazione, di distribuire i fondi per lo scatto delle fasce. L’avvocato mente anche perché’ non è’ possibile attingere da un fondo per rimpinguarne un altro“,spiega Biagio Tomasco della Uil al qual ha eco Pietro Antonacchio della cisl. “Il commissario e’ un controllore e controllato. È quello che invia disposizioni ai dirigenti e non comunica nulla ai sindacati”, facendo riferimento alla lettera, datata 18 settembre, avente ad oggetto il budget delle risorse umane. Il contenimento delle risorse.Ovvero:
Contenimento fondo disagi, riduzione del 30% della spesa per convenzionamento interno; riduzione del 10% rispetto al 2012 del convenzionamento da pubblico e riduzione del 5% rispetto al 2012 della specialista ambulatoriale.
“Il commissario ha fatto delle promesse.Siamo ancora in attesa”, aggiunge Cittadino.”Direttore unico della salute mentale, stabilizzazione precari, apertura unita’ di Salute mentale di Vallo della Lucania”.