Avevamo lasciato le associazioni dei genitori dei bambini con autismo (Chi si ferma è perduto, Angsa Campania, il tempo per L’oro,A.B.A.- Aiutiamo i Bambini Autistici) con un sorriso sulle labbra. Avevano siglato un protocollo, un progetto pilota con l’Asl Salerno, capace di andare incontro sul serio a quei bambini speciali.
Poi, la situazione è precipitata. Cambiata. Tanto da spingere i genitori ad inviare una dettagliata pec ai vertici della azienda affinché ritorni sui propri passi. Altrimenti si seguiranno altre strade pur di vedere rivendicati i diritti dei piccoli.
E fanno sul serio. Documenti e carte sono giunte sulla scrivania di magistrati contabili e non solo.
“Chiediamo al commissario Mario Iervolino di provvedere ad horas a far “rettificare” la deliberazione n. 241 del 25.10. 2018 e il relativo allegato A, secondo quanto da noi richiesto e, come d’intesa congiunta, stabilito nell’incontro del 5 settembre scorso”, scrivono. E chiedono:
rettifica della deliberazione;
ripristino dell rappresentazione dello status quo delle cose;dei necessari interventi per sopperire alle numerose emergenze;della redazione dell’elenco dei 35 autistici (che deve evidenziare le sigle dei nominativi e la specifica degli analisti comportamentali, degli operatori, dei comuni e delle scuole interagenti);della costruzione di una rete educativa che operi nei diversi ambienti utilizzando in primis le figure di riferimento;dell’organizzazione della short list di figure specialistiche (professionisti privati, operatori dei centri accreditati, che permetta , definitivamente e gradualmente , di costruire un progetto globale per favorire l’accesso ai diversi ambienti di vita e garantire l’attuazione di progettualità scolastiche ed extrascolastiche in continuità ed uniformità per predisporre un futuro, semplice ma sereno);dell’avvio, ad horas, della short list con gli operatori dei 35 autistici;dell’esplicitamento dei costi per tutti gli attori e la data di inizio;della formazione di tutte le manifestazioni di interesse giunte, comprensiva di tirocinio e supervisione;della presa in carico diretta dell’ASL Salerno;che l’ASL interagisca l’interazione con Comune e Scuola e Famiglia;della costituzione di un organo di controllo con genitori all’interno;del coinvolgimento delle famiglie agli istituendi tavoli tecnici; della necessaria, improcrastinabile istituzionalizzazione del percorso; della presa d’atto dello status quo dell’Asl e consequenzialmente nelle cause in corso predisporre accordi transattivi e risolutivi tra le parti.
“La mancata rettifica della deliberazione, inevitabilmente, ci vedrà costretti, a tutela dei diritti dei nostri bambini, a rivolgerci alle competenti autorità giudiziarie”, conclude la nota.
Vittorio Naddeo a nome dei colleghi genitori spiega come si è giunti al ribaltamento della situazione.