Un batuffolo, un prematuro di un chilo, o poco più, con una malformazione al cuore è stato operato nell’azienda ospedaliero-universitaria “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno grazie alla sinergica attività di equipe di neonatologia e di cardiochirurgia pediatrica del ‘Monaldi’ di Napoli. Quest’ultima Unità ospedaliera è guidata dal neo primario Guido Oppido che, insieme al neonatologo del ‘Ruggi’ Antonio Criscuolo, è intervenuto sulla malformazione cardiaca (*dotto di Botallo: è una condizione patologica congenita del cuore in cui il dotto arterioso di Botallo di un neonato non riesce a chiudersi dopo la nascita. I sintomi precoci sono rari, ma nel primo anno di vita essi includono aumento del carico respiratorio e scarso aumento di peso. Con l’avanzare dell’età tale condizione, se non corretta, può portare a insufficienza cardiaca congestizia.fonte: wikipedia) risolvendo brillantemente il problema. Il batuffolo sta bene. E con lui, in verità, anche un altro prematuro di 700 grammi operato sempre al ‘Ruggi’, circa un mese fa, dalle sapienti mani di Oppido.
Una sinergia medica che consente alle famiglie di poter affidare i piccoli a professionisti senza dover affrontare anche le difficoltà del viaggio, dello spostamento.
La buona sanità che accudisce a 360gradi gli assistiti e che rende il Dipartimento Età evolutiva, coordinato da Ennio Clemente, un punto di riferimento.
rosa coppola
nelle foto, da sinistra: dr Clemente; dr. Oppido