SALERNO Blitz della Polizia giudiziaria, ieri, in tre sedi della Asl Salerno. Agenti della Squadra Mobile hanno varcato la soglia dei plessi che ospitano il Dipartimento “Prevenzione” e, precisamente: presso la sede centrale dell’Azienda sanitaria, in via Nizza; in via Mobilio, sempre nel capoluogo, e a Nocera Inferiore, in via Ricco, nei locali della ex Direzione generale.
Le forze dell’ordine hanno invitato i responsabili degli Uffici a lasciare i locali con i computer accesi. Le tecnologiche apparecchiature dei poliziotti hanno subito fatto intuire che si cercavano file, magari anche cancellati e da recuperare, presumibilmente presenti in quei pc.
Parallelamente, hanno anche controllato una vistosa documentazione cartacea sempre legata al Dipartimento “Prevenzione” finito nella rete della Procura. Una visita che potrebbe essere causata da una segnalazione epistolare tale da destare l’interesse della magistratura aprendo, chissà, altri filoni di interesse. O, ancora, collegati a indagini che necessitano di atti ufficiali dell’Asl presenti, appunto, nei pc. Ma sono teorie. Al momento.
Il permesso di perquisizione ha lasciato i presenti di via Nizza perplessi dinanzi ad una così massiccia presenza di forze dell’ordine; nulla sarebbe stato lasciato al caso. I controlli sono durati per l’intera giornata suscitando curiosità e interrogativi. “Nulla sarebbe come sembra”, parafrasando un titolo di un noto film e quanto accaduto ieri potrebbe essere, come dicevamo, solo la punta dell’iceberg. Ma le bocche restano cucite
La presenza degli agenti non è certo passata inosservata come del resto quella, dei giorni precedenti, dei colleghi della Guardia di Finanza. Militari avrebbero portati via la documentazione relativa all’approvvigionamento Covid. Quanto acquistato durante l’emergenza della pandemia Coronavirus Sars-19, dopo molteplici polemiche, avrebbe spinto la magistratura, non solo a Salerno, a voler dissipare eventuali dubbi.
Fonte, Cronache