Un Protocollo di intesa tra la Centrale del Latte di Salerno e l’Azienda ospedaliero-universitaria “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” per la tutela dell’infanzia, a tutto tondo.
Si va dai minori abbandonati, al percorso nascita, passando per l’assistenza: una collaborazione studiata nei particolari quella che si siglerà la settimana prossima. Partendo dalla simpatica e tenera immagine della culla termica sulle buste del latte (in copertina: l’immagine non è reale. E’ stata creata dalla redazione SS,ndr).
All’interno del ‘Ruggi’ esiste l’unica culla termica dove è possibile ‘lasciare‘ il proprio bambino che, per tanti motivi, non si può tenere.
Inaugurata il primo ottobre del 2015 rappresenta un “segno di civiltà” . Sì, anche se in molti pensano subito alla più amara e triste “ruota degli esposti”. Adesso ha un altro nome e si avvale di apparecchiature tecnologiche per controllare i neonati. E per la prima volta una “ruota” moderna viene installata in un ospedale salernitano.
La cronaca ci racconta troppo spesso di neonati abbandonati, anche in strada. Per ovviare a questa brutta e delicata situazione, si è pensato di installare vicino alle spalle del pronto soccorso del ‘Ruggi’ una culletta termica. C’è un varco che si apre dall’esterno: la donna pone il bambino in una culla collegata ad un sensore che suona in Neonatologia facendo scattare l’assistenza al neonato.
La culla è collegata ad un monitor tramite una webcam. In corrispondenza ci sono una tapparella automatica termo-isolata, un citofono di comunicazione collegato con il reparto e un pulsante di comando, premendo il quale la tapparella si solleva, consentendo così di deporre il neonato. Insomma l’effetto è duplice: da una lato la donna conserva il totale anonimato, dall’altro il bambino viene immediatamente preso in carico dall’ospedale.
Di seguito il video della inagurazione del 2015 e il percorso fotografico segnaletico interno al ‘Ruggi’
Rosa Coppola