“Sono arrivate cinque barelle a Cava de’ Tirreni destinate al pronto soccorso. Siamo, contenti,ma è una goccia nel deserto, esordisce Gaetano Biondino, infermiere e sindacalista Cisl, in una intervista rilasciata a radio alfa. Le nostre azioni sono per adesso sospese: rinviato tutto a mercoledì prossimo. In quella data ci sarà un incontro con il Direttore generale dell’Azienda ‘Ruggi’ per avere personale. Nel caso di esito negativo proclameremo lo stato di agitazione con comunicazione al Prefetto. Nel frattempo organizzeremo lo sciopero generale che coinvolgerà l’intera Azienda. Aggiungo che dal 12 maggio prossimo, nell’ospedale metelliano, si bloccheranno gli interventi di chirurgia e ortopedia in elezione. Per questo dobbiamo ringraziare il governatore della Campania che ha preteso di mandare i nostri rianimatori a Castiglione di Ravello per coprire le guardie”.
Il sindacalista della Cisl (nella foto)
Ora, gli anestesisti non ci sono. E gli interventi dei figli di nessuno, di chi non alza, per onestà, la cornetta e chiede al potente nominato di turno di avere un posto letto o andare in questo o altro ospedale, può continuare ad attendere. La sanità è una cosa seria. Ma ai più sfugge. Di solito sfugge a chi siede sulle poltrone del potere, regalato.E chi gli sta intorno non è da meno, visto i percorsi seguiti per ‘selezionarli’. Pacchi raccomandati che prima accusano, con tanto di fotografie inviate alla Stampa, il padrone di turno, per poi cambiare idea. Ovviamente dopo aver ottenuto, su segnalazione e per ‘politica’ l’obiettivo prefissosi. Queste pochezze umane gravitano nel pianeta sanità. Queste miserie umane per i propri cari (nipoti, per esempio) chiamano i vertici, chiedono percorsi agevolati. Questo è l’esempio.
roco