Una lettera, firmata dall’attuale Direttore d’Unità di Chirurgia d’urgenza di Cava de’ Tirreni, il professore Lombardi, per indicare il nome del suo vice. La dottoressa Carmela Rescigno. Solo che la professionista non è dipendente dell’Azienda ospedaliero-universitaria ‘San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona’ di Salerno. Ma questo pare essere un ostacolo già superato.
“A giorni pubblicheremo la delibera di trasferimento in Azienda della dottoressa che ha fatto domanda di mobilità“, spiega il Direttore generale Nicola Cantone e sulla indicazione del professore aggiunge: “I conferimenti avverranno attraverso il regolamento che abbiamo adottato in Collegio di direzione attraverso le indicazioni fatte dai Direttori di dipartimento e dai direttori di strutture complesse“.
Il professore andrà in pensione a novembre e, sul rush finale, sul filo, vuol assicurare una guida all’Unità. Che, e siamo a giugno, non ha un vice. La dottoressa, come detto dal manager, sarà presto dipendente del ‘Ruggi’ e potrà, “..seguendo i conferimenti dati seguendo il regolamento adottato dal Collegio….” forse guidare Chirurgia.
La dottoressa aveva deciso di lasciare l’Asl Salerno (“…dove non c’è meritocrazia”, scrisse in una interrogazione parlamentare l’onorevole Edmondo Cirielli di Fratelli d’Italia) dopo alcune vicissitudini.
Quando c’era Antonio Squillante (Fratelli d’Italia) alla guida dell’Azienda, la dottoressa, in servizio a Sarno, fu incaricata di seguire l’Obi (Osservazione breve) dell’ospedale nocerino Umberto I.
Una decisione che scatenò polemiche e numerosi esposti che ipotizzavano la mancanza di titoli. Una lunga e tormentata battaglia che ha visto la dottoressa perdere.
Di seguito, il comunicato ufficiale che l’Asl, guidata dall’allora commissario Antonio Postiglione oggi a capo del Dipartimento salute regionale, inviò alla stampa:
“La dottoressa Rescigno riassegnata all’ospedale di Sarno: il giudice del lavoro dà ragione all’Asl.Il giudice della sezione Lavoro del Tribunale di Nocera Inferiore, Carlo Mancuso, ha depositato, in data 14 gennaio 2016, l’ordinanza ex art. 700 c. p. c. avverso il ricorso proposto dalla dotoressa Carmela Rescigno- dirigente medico dell’Asl Salerno. La ricorrente aveva contestato il provvedimento di riassegnazione al Presidio Ospedaliero di Sarno, adottato dal commissario straordinario dell’Asl Salerno, Antonio Postiglione, ritenendo valida la sua assegnazione provvisoria presso l’OBI- struttura del Pronto soccorso – dell’Ospedale di Nocera Inferiore, disposta dalla precedente gestione.
L’Asl Salerno, rappresentata e difesa dagli avvocati Walter Maria Ramunni e Marco Forlenza, ha ottenuto il rigetto del ricorso d’urgenza ritenuto infondato per l’assenza del fumus boni iuris e del periculum in mora. In merito il giudice Mancuso ha ritenuto pienamente valido il provvedimento a firma del commissario straordinario Antonio Postiglione. Inoltre ha ritenuto infondato il pregiudizio irreparabile paventato dalla dottoressa Rescigno non ravvisando una dequalificazione professionale atteso che il rientro presso il Presidio Ospedaliero di Sarno era stato disposto dal Commissario straordinario quale dirigente medico e nelle mansioni proprie del profilo di appartenenza considerando la contestazione del tutto carente di documentazione e di prova”.
La vicenda era approdata in Parlamento ed in Consiglio Regionale con interrogazioni del deputato Edmondo Cirielli al ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, e del consigliere regionale Alberico Gambino al presidente della Commissione Sanità della Regione Campania, sostenendo l’illegittimità del provvedimento adottato dal commissario straordinario.
Ora potrebbe essere giunto il giorno della rivincita. Superando qualche momento di amarezza. Come la stessa dottoressa, su facebook, scriveva, ritenendo “volgari le scorciatoie di alcune donne“. Come darle torto. Forse qualcuno, anzi qualcuna, seguendo scorciatoie, appunto, percorsi non onesti, nè corretti, non meritocratici, le avrà tolto l’opportunità.Merce rara.
Ma il management del ‘Ruggi’, già quando era commissariato, aveva intuito e capito di non poter perdere la professionalità della Rescigno. E’ giunto il comando, la mobilità e ora forse la guida del reparto. La responsabile regionale del Dipartimento sanità di Fratelli d’Itali-An
(di seguito uno degli spot sul diritto alla salute) potrebbe presto diventare la nuova guida di Chirurgia (Lombardi andrà in pensione ma non dovrebbe lasciare il Reparto,ndr) o del Pronto soccorso cavese che non ha una guida di ruolo.