SALERNO
Il commissario straordinario dell’Asl Salerno, Antonio Postiglione,viste le numerose segnalazioni di sforamento del fondo per le indennità e straordinario, invita al contenimento della spesa. Pertanto, ci sara’ la riduzione del 30% della spesa per il convenzionamento interno (Alpi); del 10% rispetto al 2012 del convenzionamento pubblico e il 5% rispetto al 2012 della specialistica ambulatoriale.
I direttori delle macroaree che hanno avuto la nota, datata 18 settembre, sono avvisati. Devono riorganizzare e rivedere i turni, i servizi e le attività in base ai ‘soldini’ rimasti. Chi, però, dei direttori sanitari riterrà opportuno consentire ‘extra’ se ne assumerà la responsabilità.
E le conseguenze di questa stretta già sono tangibili. Anche e soprattutto per decisioni adottate da alcuni direttori di unità capaci di far scoppiare non poche polemiche.
Nicola Capuano, primario di cardiologia dell’Umberto I di Nocera Inferiore, con una nota indirizzata al direttore sanitario ospedaliero, Maurizio D’Ambrosio, ha comunicato che dal primo ottobre, quale conseguenze diretta della mancanza di personale medico, si riduce il numero di posti letto: da 18 a 14.
“Di questo passo, diminuendo il personale chiuderemo i reparti?”, si chiede il sindacalista Gennaro D’Andretta della Cgil e continua:”Una decisione importante, quella adottata dal primario, ma sarebbe interessante sapere quanto personale e’ in dotazione e come è’ stato organizzato il reale fabbisogno. Lavoro in pronto soccorso e quando manca il personale non chiudiamo! Basta pensare che in estate con una nota interna fummo costretti noi a trasportare in reparto, in cardiologia, i pazienti. Dovremmo seguire le indicazioni del commissario e rispettare i Lea. A Nocera come altrove se non si sblocca il turn over che facciamo, chiudiamo gli ospedali?”.
(nella foto, Gennaro D’Andretta Cgil).
E infatti anche altrove non mancano le sofferenze. A Vallo della Lucania, dal 15 ottobre prossimo, saranno ridotte le sedute operatorie in ortopedia. “Il commissario straordinario vuol contenere la spesa, chiosa Biagio Tomasco(nella foto, in basso)della UIL.
“Le liste di attesa si allungheranno e l’utenza andrà dal privato”.