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Il Covid non ferma la chirurgia plastica, boom di richieste: ecco quali

Il Covid non ferma la chirurgia plastica. Per senso di rivalsa, per uscire dall’oblìo nel quale eravamo stati confinati da un anno, per buttarsi tutto alle spalle, si registra un deciso aumento delle richieste dei cosiddetti  ritocchini&affini.
La conferma arriva nella trasmissione “Cronache salute”, in onda ogni martedì sui canali social del quotidiano Le Cronache, da un autorevole rappresentante del pianeta sanitario, Rocco Carfagna, chirurgo plastico, ospite, tra gli altri, per parlare dei segni, evidenti o meno, che ci ha lasciato il Covid.
“Per senso di responsabilità, ho chiuso il mio studio due giorni prima del lockdown”, spiega Carfagna e aggiunge: “Le richieste sono tante e sono per lo più indirizzate alla parte del viso che mostriamo di più: occhi e fronte”. Indossando la mascherina, infatti, accendiamo i riflettori solo su alcune zone del volto. “Vediamo, però, anche dermatiti, stress legati alla pelle”.
Insomma, il covid ha posto l’accento su quel legame sottile ma profondo tra la spinta psicologica e la chirurgia plastica. Una voglia di cambiamento che va oltre l’aspetto fisico fine a se stesso. Ma i ‘segni’ del Covid coinvolgono anche l’ortopedia. La postura sbagliata crea problemi alla schiena ma non solo.
“C’è stato un cambio epocale delle nostre abitudini, i ragazzi sono dinanzi al computer per molte ore. Problemi al collo per l’uso del telefonino ma anche di lombalgia, in aumento. E questo ha fenomeno tra i giovani non è certo usuale”, spiega Francesco Bruno, medico- ortopedico dell’Azienda ospedaliera universitaria “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno.
Tra i ‘segni’ meno evidenti vi è sicuramente la cefalea, sintomo del Covid.
“La cefalea è  uno dei sintomi più frequenti del Coronavirus”, esordisce Antonio Russo, Responsabile Centro cefalee dell’Azienda ospedaliera universitaria “Luigi Vanvitelli” di Napoli che conferma anche il legale tra mal di testa e uso della mascherina. “La cefalea, lo dicono recenti studi, non è in aumento; un dato che ci ha sorpreso. In aumento invece in quei pazienti che si mostravano più preoccupati dal contagio. E in particolar modo cittadini del nord Italia più esposti al virus”, ha concluso.
Intanto, un appello viene lanciato dai due medici ospedalieri: “Non sottovalutate i sintomi, non abbiate paura dell’ospedale: è sicuro”. Dal canto suo, Carfagna, invita a rivolgersi ai professionisti e non a chi si improvvisa. Con la chirurgia plastica tornare indietro appare poi difficile.

fonte Cronache

Rosa Coppola

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