L’Asl Salerno ha sospeso, per dodici mesi, gli undici indagati dell’inchiesta che ha travolto l’Hospice “Il Giardino dei Girasoli” e l’Unita’ di Medicina legale, accusati, a vario titolo e ruolo, di truffa, peculato e omicidio.
Il Commissario straordinario Mario Iervolino ha firmato il provvedimento che verra’ notificato nelle prossime ore. Come anticipato da Salernosanita’, l’Azienda ha tradotto, secondo le norme della pubblica amministrazione, i provvedimenti della magistratura; medici, infermieri e Ota sospesi dal lavoro per un anno. Poi, volendo, valutando, l’Azienda potra’ anche avviare altri percorsi sanzionatori o, ancora, ipotizzando un danno erariale.
I fatti. Ma cosa è accaduto? I carabinieri del Nas di Salerno, guidati dal maggiore Vincenzo Ferrara, hanno eseguito undici misure cautelari, una agli arresti domiciliari e 10 sospensioni per un anno dalla professione.
I destinatari sono quattro dirigenti medici, tre infermieri, tre operatrici addette all’assistenza dei pazienti ed un agente tecnico, dipendenti dell’Asl e in servizio all’Unità operativa di Medicina del Dolore/Cure palliative del distretto sanitario 64 di Eboli.
L’accusa più grave è quella di omicidio a carico di un dirigente medico che avrebbe somministrato una dose letale, non richiesta, capace di provocare la morte di un giovane affetto da una gravissima ed irreversibile patologia. Il medico è stato intercettato al telefono.
Gli altri indagati sono accusati di falso, truffa e peculato. Secondo gli investigatori, non avrebbero eseguito le richieste visite domiciliari ai pazienti terminali, falsificando la certificazione. Tra le accuse anche l’appropriazione dei farmaci usati per usi privati.