“Sono felice. Sono rinata. E lo voglio dire, urlare a tutti: sono viva grazie al personale medico e infermieristico del Reparto di Nefrologia e del Centro dialisi dell’Azienda ospedaliera Ruggi di Salerno”. Ogni singola parola che pronuncia Simona Di Feo, giovane donna di Battipaglia (originaria di Olevano sul Tusciano), arriva al cuore, commuove, fa accapponare la pelle: racconta la sua storia, la diagnosi di una malattia rara – spesso fulminante- e la salvezza.
“Mi hanno diagnosticato la sindrome emolitico uremica (una malattia rara di origine genetica che spesso comporta una serie di gravi complicazioni croniche quali pressione sanguigna molto elevata e disfunzione renale. colpisce ogni anno uno ogni 100mila abitanti, ndr). Grazie alla bravura e alla competenza del Direttore d’Unità di Nefrologia del ‘Ruggi’, Giuseppe Palladino, e all’intera equipe, sono qui a parlare della mia nuova vita. Se non avessero capito in tempo cosa avevo, beh, oggi non potrei abbracciare i miei cari. Voglio raccontare la mia storia affinchè tutti sappiano che anche qui a Salerno ci sono medici bravi, eccellenze”, racconta Simona.
Il calvario inzio a gennaio scorso. Avverte stanchezza, spossatezza. Nonostante tutto, decide di partire per un breve viaggio già programmato. Ma non sarà piacevole, anzi. Torna e corre dal medico. Gli esami riportano in quadro sballato, i reni non funzionano bene. La pressione è spaventosamente alta. .Il sangue presenta anomalie. Arriva al ‘Ruggi’ e la situazione sembra precipitare.
“I medici hanno eseguito ogni tipo di esame: in poco tempo mi sottopongono anche a numerose trasfusioni che regalavano miglioramenti temporanei ma ancora non si arrivava a definire il quadro clinico – spiega Simona e continua. Poi il dottor Palladino ha una intuizione che mi salverà la vita: la diagnosi è veloce, esatta”, racconta sprizzando gioia. “Per mesi mi sono anche sottoposta a dialisi stoppata a luglio; oggi prendo ‘solo’ un farmaco che tiene sotto controllo la mia malattia. Volevo dirlo a tutti: sono felice e viva grazie al ‘Ruggi'”, conclude Simona.
L’Azienda ospedaliero-universitaria è Centro regionale per trenta patologie. L’anno scorso ha siglato un Protocollo di intesa con l’Asl Salerno per la diagnosi e presa in carico dei pazienti con malattie rare, e la Carta dei servizi per i percorsi diagnostico-terapeutici assistenziali sviluppati dai medici certificatori. Sabato prossimo,presso la sede dell’Ordine di Medici, organizzato dall’Asl, si terrà il convegno: “Malattie rare, collaborare per curare”.
fonte
corrieredelmezzogiorno.it
Rosa Coppola