L’Asl in ginocchio per mancanza di medici ma il Dg Giordano firma la proroga (in uscita) alla dottoressa Rescigno

in UNISA

L’Asl Salerno firma il comando alla dottoressa Carmela Rescigno. Il Direttore generale Antonio Giordano, nonostante la fame di medici, una carenza cronica di personale, e concorsi che non cercano chirurghi (ma se poi li cerca, perchè consente di farli andare via?? Come ha fatto anche per i neurochirurghi….) ha dato l’ok per un nuovo nulla osta in uscita. Una proroga, un altro anno, alla dottoressa che continuerà a lavorare nella Divisione di Chirurgia di Cava de’ Tirreni, guidata dal professore Lombardi, dell’ospedale annesso all’Azienda ospedaliero universitaria “San Giovanni di Dio  Ruggi d’Aragona”. Azienda che al momento non ha pubblicato alcune delibera in tal senso. Ma siamo sicuri, sarà questione di ore: la Direzione strategica da tempo ha pubblicato bandi per mobilità relativi a chirurghi: addirittura, i vertici di via San Leonardo hanno in modo lungimirante pensato che a Cava servivano due chirurghi estrapolando questo numero da un piano occupazionale già stabilito. Lungimiranti come deve esssere un buon management: eh, ma se mancano i chirurghi bisogna reclutarli. Così, visto il prezioso contributo che l’Azienda tanto ha voluto potrebbe anche andare oltre e puntare sulla professionista. Perchè no: decidere di affidarle l’Obi, il pronto soccorso cavese che ha una guida pro tempore.

La dottoressa Rescigno potrebbe avere una opportunità (merce rara, non si dà a nessuno) da vertici aziendali – Asl e Ruggi che puntano sul merito. Speriamo quindi in un bando per l’assunzione al ‘Ruggi’ così da poter puntare meglio sulla professionista che all’Asl ha vissuto una parentesi “non meritocratica”, come disse l’onorevole Edmondo Cirielli in una interrogazione parlamentare.  Ovvero, quando la dottoressa dovette lasciare la guida dell’Obi di Nocera Inferiore. Individuata dall’allora dg Antonio Squillante (Fratelli di Italia come Cirielli e la stessa Rescigno,ndr) nacquero accese polemiche, ricorsi, esposti, che accusavano la dottoressa di non avere titoli per ricoprire quel ruolo. Alla fine di un braccio di ferro giudiziario, la dottoressa perse. Eh sì,i giudici dissero che non aveva titoli. Così il commissario straordinario dell’Asl, Postiglione, la rispedì a Sarno. Ma lei non accettò e chiese e ottenne dagli allora commissari straordinari del Ruggi l’ok. Che già avevano intuito la bravura della dottoressa a differenza della Asl.

Speriamo che la tempestività della firma per comandi&affini valga anche per chi, da anni, attende semplicemente di avvicinarsi a casa. A questi professionisti auguriamo la stessa fortuna della dottoressa…

Sto pensando che la volgarità è una scorciatoia, la dignità umana è una fatica…e questo pensiero lo dedico a tutte le donne che vivono di volgari scorciatoie. Che tristezza“, scriveva sul suo profilo  social, pubblico, la dottoressa Rescigno. Come non essere d’accordo.

rosa coppola

obi rescigno

L’Obi di Nocera Inferiore ai tempi della guida, risultata illegittima, della dottoressa Rescigno

 

 

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