L’Asl Salerno è in ginocchio. E la colpa è dei tanti, tantissimi ‘galli’ nominati, raccomandati, incapaci, assunti per grazia ricevuta, ‘azzerbinati’ al potere, che caratterizzano l’Azienda.Nessuno fa nulla. Nessuno. Semplicemente perchè nessuno è capace di fare qualcosa. Tutto qua.
Una Azienda ridotta al lumicino, fatta retrocedere nella bassa, bassissima classifica della sanità perchè sacrificata sull’altare dei ‘cortigiani’. Uomini e donne. Esserini capaci solo di lusingare il potente di turno, nominato ovviamente, che gestisce l’Asl come se fosse di sua proprietà.
Dg e commissari che delle nomine ne hanno fatto un cavallo di battaglia. Ad iniziare dai direttori sanitari e amministrativi, cambiati a velocità supersonica. Capaci di non lasciare traccia alcuna. Perchè insignificanti, ovvio.
Ruoli apicali ricoperti da “uomini e donne” capaci di non dire una sola parola durante le manifestazioni pubbliche, di ossequiare il capo ed essere spesso non educatissimi con la Stampa, quella non asservita, ovviamente. Primari alla corte del principe (di chi si sentiva tale avendo il pallino per le cortigiane che non sono mai mancate a corte) che un nano (!) secondo dopo la ‘caduta’ non hanno perso tempo a rinnegare. Giovani professionisti stabilizzati senza concorso alcuno e oggi quasi primari! (vedi merito!). Direttori d’Unità evidentemente incapaci ma portatori sani di voti. Come dimenticare i direttori sanitari e direttrici amministrativi dalla ignoranza imbarazzante. Soldi regalati a donnine che arrivano in ospedale alle dieci del mattino, che non firmano una carta neanche se bussa la Missione. E, ovviamente, che illuminano il plesso solo due volte a settimana.Come farne a meno….
Soldi regalati anche a ex funzionari che, coinvolti (e condannati) da scandali giudiziari, oggi sono premiati ricoprendo ruoli decisionali.Come dimenticare i commissari che si sono succeduti nel tempo. Tra i tanti Antonio Postiglione che diede subito il bigliettino da visita: il primo provvedimento fu quello di reintegrare il direttore sanitario-amico. Era stato ‘rimosso’ dal predecessore di colore politico diverso. Postiglione non pensò neanche – come prima cosa- di rispettare la sentenza di un giudice che voleva il reintegro di Michele Verrioli quale primario di Anatomia patologica a Eboli. No, la cosa importante per la comunità era pensare all’amico!! Il successore, Giuseppe Longo, lavora per regolamentare la nomina di primari emeriti. Insomma, basta vedere l’albo pretorio per capire che non ne usciremo….
Una corsa alla poltrona che, una volta raggiunta, serve solo ed esclusivamente a portarsi immeritatamente (eufemismo) a casa i tanti soldini pubblici. Poltrona sì, responsabilità nessuna. Come dimenticare quell’ominide capace di restare sempre in auge, ricoprendo ruoli di spicco – tra Asl e Ruggi – urlando al mondo con il suo comportamento – che la ‘promozione’ personale vale più di mille titoli, sacrifici e lavoro duro. Impressionante la capacità di ‘vendita’ e l’essere assente, mai coinvolto dal ruolo. Incredibile…
Questa è l’Asl Salerno, questa è come sono stati capaci di ridurla i tanti nominati, incaricati, raccomandati che il tempo, forse, metterà nel posto che meritano. Nel frattempo questo servilismo paga. Sono lì, seduti su comode poltrone con lo stipendio di tutto rispetto. Tra il silenzio, complice, dei sindacati che non fanno sentire la voce neanche quando si tenta di assumere l’ingegnere aerospaziale- figli di, quando la figlia del collega sindacalista viene prorogata per anni, anni fino ad arrivare all’assunzione.
Esempi di come si fa carriera nella vita. Di come si fa carriera nella sanità. Loro sono i professionisti dello sfacelo pubblico. Una situazione urticante, che lascia senza parole. Solo alle persone perbene, ovviamente.
rosa coppola