La telenovela del primariato, articolo 18, della Unita’ di Ortopedia e Traumatologia dell’ospedale di Vallo continua. Con una piccola, non trascurabile novita’: il Tribunale ha dato ragione al dottor Lenza rimettendolo al suo posto. Per questo professionista, l’Azienda, che lo aveva scelto, si era anche costituita in giudizio appoggiandolo nel ricorso intentato dal dottor Di Leo. E ora che fa l’Asl guidata dai commissari? Niente. Non ha ancora rimosso l’attuale reggente.
Cerchiamo di ricostruire i fatti.
Nicola Capuano, ex primario, nel 2017, indica il collega Antonio Di Leo suo sostituto nei vari momenti di assenza che a vario titolo si fossero potuti registrare avendo vinto il concorso in altra Azienda.
Firmato il contratto, il 15 ottobre 2017, Capuano lascia. Di Leo è il nuovo articolo 18.
Il 24 ottobre dello stesso anno i dirigenti medici della Unita’ di Ortopedia e Traumatologia producevano singole note alla direzione medica di presidio tendenti alla valutazione curriculare per la corretta attribuzione dell’incarico di sostituto di Nicola Capuano, intendendo illegittima la nota dell’ex primario. Il 6 dicembre, il Direttore del Personale rispondeva unicamente al dottore Lenza sottolineando che la sostituzione ex art. 18 di Capuano potesse avvenire unicamente dopo valutazione di tutti i curricula a cura del direttore della macrostruttura.
Il 18 gennaio 2018, il Direttore Sanitario dell’ospedale S. Luca trasmetteva la sua valutazione comparativa dei curricula individuando Gianfranco Lenza quale sostituto di Capuano. La istanza veniva confermata dall’Ufficio Personale.
Di Leo presenta ricorso e lo vince. Lenza ricorre. L’Asl Salerno opta per un terzo e nomina Attilio Molinaro, già dirigente della UOC di Ortopedia e Traumatologia dell’ospedale di Sapri.
Il 27 febbraio scorso il Tribunale di Vallo della Lucania ha accolto in toto il ricorso del dottore Gianfranco Lenza.
Che però non è ancora tornato al suo posto.