Una nomina non si nega a nessuno. Ricoprire il ruolo di primario gonfia il petto di una insana vanità e di esasperato egocentrismo. Specie quando il Direttore d’ Unità non è il più bravo. O meglio, bravo lo è ma non parliamo di sanità.
L’Asl Salerno ha 30 (trenta) strutture complesse in eccedenza.
Una vergogna, va detto. Una vergogna. E solo per dire “Io, faccio il primario”.
I dati della Corte dei Conti parlano chiaro.
Vediamoli nel dettaglio.
“Un primario per un posto letto a Nola e ci 5 a Napoli per cinque reparti – All’ospedale di Nola c’è un primario e uno staff nonostante sia previsto un solo posto letto mentre all’ospedale Cardarelli di Napoli ci sono cinque reparti di medicina – con cinque primari – tre di chirurgia e due di ortopedia: reparti fotocopia.
Ad Avellino 28 dirigenti in più – E se alla Federico II ci sono tre reparti di neurochirugia, all’Asl di Avellino risultano 28 dirigenti in più mentre all’Asl Salerno a essere in eccedenza sono trenta unità operative complesse.
All’Asl 3 il primato degli sprechi – Il “primo posto” quanto a sprechi spetta all’Asl Napoli 3 Sud – area di Torre del Greco – con ben 132 primari e 254 vice in più. C’è tutto questo dietro i provvedimenti giudiziari notificati oggi dalla Corte dei Conti di Napoli.
Usualmente ci dovrebbe essere un primario ogni 17,5 posti letto, in Campania avveniva tutt’altro. Duplicazioni e in alcuni casi triplicazioni di reparti, anche in strutture che registrano sofferenza di personale.
Pagate 1.915 indennità di dirigenza in eccedenza – Tra il 2014 e il 2015 sono stati retribuiti 523 incarichi di primari e pagate 1.915 indennità di dirigenza in eccedenza rispetto alla dotazione organica prevista. C’è anche questo dietro i 49 provvedimenti giudiziari – 29 inviti a dedurre e 20 ordini autoritativi – emessi dalla Corte dei Conti di Napoli nei confronti di dirigenti delle aziende sanitarie, ospedaliere e universitarie per danno erariale. L’unica struttura ad uscirne indenne è l’Asl Napoli 1″.