L’eterno conflitto tra la forza profonda della vita e le cristalizzazioni della forma sembra vivere, regnare nell’azienda ospedaliero universitaria ‘San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona’ di Salerno. Il saggio sull’Umorismo di Pirandello sembra aver fatto da apripista ai numerosi personaggi proverbialmente mascherati in cerca d’autore che albergano (risultano dipendenti,ndr) in Azienda. E rigorosamente protagonisti del “comico” e dell’ “umoristico” in senso stretto. Se il primo viene inteso come “avvertimento del contrario” (quindi come pura intuizione di una contraddizione), l’umorismo è inteso come “sentimento del contrario”.Quest’ultimo è paragonato al dio Giano bifronte, sinonimo di doppiezza, passato e futuro. Mai presente. Esattamente come i protagonisti dei tic e nevrosi umane del Ruggi, quelli che accusano e puntano il dito. Ma non vedono loro stessi.
Tutti desiderano essere attori-protagonisti del palcoscenico del Ruggi. Una parte, anche piccolissima, la debbono ottenere. Mettersi la maschera è d’obbligo. Ma non hanno capito che, seppur dopo anni, cade.
Pirandello, senza saperlo, aveva già parlato del Ruggi. Quello dove le regole vengono sovvertite diventando arma di minaccia e ricatti. Sì, minacce e ricatti. Urlate, dichiarate – come se fossero un vanto -da guappi (di cartone ovviamente) risentiti da chi si è permesso di dar seguito a quel solco di vivere civile noto ai più come ‘insieme di regole che danno vita alla legalità’ messe su pietra anni orsono, e oggi su carta.
Belle, brutte, condivisibili o meno, ma regole e legalità. Sì, la legalità: ed ecco che arrivano i nostri. I nostri professionisti della trasparenza, del bene della collettività! Paladini che calpestano ogni giorno regole, leggi, divieti. Eh, ma loro combattono il ‘sistema‘ colluso e clientelare!Loro sono dalla parte del giusto, del lavoratore! E non perdono occasione per dimostrarlo..ricattando e minacciando chi ottempera agli obblighi di Legge. Chi indaga sul malaffare!
Si adottano provvedimenti contro mariuoli che infangano il buon nome dell’Azienda e si alzano le barricate.
Si avviano inchieste penali per scovare chi ruba lo stipendio? E partono le accuse.
E a farlo, pubblicamente, sono i paladini della giustizia, quelli collusi con agenzie interinali, quelli che minacciano il sistema solo per sistemare figli, moglie, parenti in cooperative. E non solo. Ma anche quelli che devono fare ore di straordinario e Alpi ma sanno che la situazione non lo consente quasi più. Quelli che per anni si sono girati dall’altra parte, facendo finta di non vedere. Perchè intaccare l’equilibro perfetto?
Storia nota, no?
Fustigatori implacabili e moralisti grotteschi. Sempre dalla parte del lavoratore…anche se è un ladro,uno che ruba lo stipendio, che non rispetta le Leggi. Il lavoratore non si tocca, non si adottano provvedimenti e non vi permettete più di indagare! E non ci toccate lo stipendio! Uno stipendio per il quale i figli delle persone oneste farebbe di tutto. I figli delle persone oneste, appunto, non di questi guappi che un lavoro lo hanno. Magari nelle ditte di pulizie, nelle Cooperative…
Che bell’esempio!
ll vero nemico dell’ospedale è l’ignoranza che alberga (vivono l’ospedale come se fosse una proprietà privata avendo fatto per anni, da anni, i propri comodi)in questi guappi che rovinano le persone oneste, serie. Chi ha la coscienza pulita, chi è una persona perbene è grato a chi indaga.A chi cerca di togliere la coltre di polvere formatasi sulle spalle di queste persone la cui dignità è stata sacrificata sull’altare dei finti-paladini della giustizia.Che conoscono solo l’arma del ricatto e della minaccia.
Il mondo si cambia con gli esempi non con le idee.
rosa coppola