Stanotte il reparto materno-infantile dell’ospedale nocerino avrà tre unità infermieristiche. Domani, alle ore 12, la direzione sanitaria incontrerà i medici, i responsabili dell’intero dipartimento, per capire il volume lavorativo reale per decidere, mettendolo su carta, le necessità numeriche del personale.
Una discussione, un confronto, quello tenutosi stamani a Nocera Inferiore, nell’ospedale Umberto I, tra il direttore sanitaro Alfonso Giordano e i sindacalisti, per studiare le criticità dell’Unità materno infantile (seguiranno, a step, gli altri reparti,ndr). Due soli infermieri non bastano, sostengono i colleghi; per i vertici, invece, vanno più che bene. Il personale, detto in soldoni, c’è nell’ospedale semplicemente non è ben organizzato (infermieri totali: 399-tenendo sempre presente alcune reali mancanze,la 161): partendo da questo, si lavora sul volume di lavoro e sulle conseguenti reali necessità. Domani si capirà se due unità possono o meno andar bene.
(Numero posti letto asegnati: pediatria, 13; Neonatologia: 11; Tin: 6; pediatria oncologica: 4)
E su questa scia Giordano ha annunciato il lavoro che si sta svolgendo sul personale. Una risposta, concreta, alle tante denunce e richieste di chiarimenti su alcune situazioni dubbie. I cosiddetti ‘imboscati’ sono al vaglio concreto della direzione. Nel mirino dei controlli 44 persone, di queste 18 hanno declinato l’invito, non presentandosi, dinanzi alla commissione presposta; 27 sono invece andati e a breve si conoscerà l’esito. Chi sarà idoneo tornerà a fare l’infermiere, ovviamente.
Un provvedimento che i sindacati hanno chiesto di estendere anche al territorio: scelta che spetta alla Direzione generale. Resta, l’Umberto I, un esempio che tutta la Asl dovrebbe seguire.
roco