Nasce prematura, a sole 26 settimane e pesa 600 grammi : salvata al ‘Ruggi’.
L’Equipe di Gravidanza a rischio, diretta dal dottore Raffaele Petta,dell’azienda ospedaliero universitaria ‘San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona’di Salerno ha regalato la gioia ad una giovane coppia che ha abbracciato la piccola Gloria.
Lorena ha una gravidanza ad altissimo rischio per la presenza di un patologico assottigliamento della parete dell’utero ; questo comprometteva la prosecuzione della gravidanza mettendo a rischio la vita stessa della gestante per cui le veniva consigliato di interrompere la gestazione.
Si tratta di una gravissima e rarissima patologia in gravidanza che può essere devastante ; in caso di rottura dell’utero spesso bisogna ricorrere alla sua asportazione dell’utero con la impossibilità per sempre di avere figli .
Nel Reparto di “ Gravidanza a rischio” del “ Ruggi “ Lorena fu sottoposta ad approfondimenti diagnostici fino alla esecuzione di una laparoscopia ( il “Ruggi” è uno dei pochi Ospedali in Italia in cui si effettua tale tecnica in gravidanza ) ed a terapie appropriate.
Si riuscì a portare avanti la gravidanza fino alla 26° settimana quando per il sopraggiungere di gravi complicazioni a carico del feto ( mancanza totale del liquido amniotico ed alterazioni dei flussi sanguigni della bimba) il dottore Petta decise di interrompere la gravidanza.
Gloria venne ala luce con un peso di soli 600 grammi ma che mostrò subito un gran voglia di vivere emettendo un vagito alla nascita.
La bimba fu affidata alla nascita alle cure del dottore Giuseppe Vassallo e della dottoressa Annarita Frascogna ; successivamente di tutti i Medici e del Personale della Terapia Intensiva Neonatale guidati dalla dottoressa Graziella Corbo presero in cura la piccola Gloria. Per la estrema prematurità ed il basso peso della neonata vi erano altissime probabilità di morte o di handicaps successivi. Da tre giorni sta a casa con la mamma ed il papà in ottima salute.
Il Ruggi coordina il Progetto ‘600 grammi’ che prevede anche il collegamento,grazie ad una webcam , tra il piccolo e i genitori che possono seguire le immagini dal telefonino.