SALERNO. L’allarme meningite a Salerno almeno finora sembra sia scongiurato: non c’è nessun caso segnalato in tutta la Campania. L’Azienda sanitaria locale di Salerno, però, si è premunita di offrire la vaccinazione per chi è più a rischio contagio. Ha previsto, dunque, un’offerta gratuita per le vaccinazioni contro il meningococco C per i nuovi nati dopo il dodicesimo mese di vita, per gli adolescenti dagli 11 ai 18 anni e i soggetti a rischio per varie patologie.
Per il momento non è stata ravvisata dall’Asl di Salerno, timonata dal direttore generale Antonio Giordano, alcuna estensione dell’ offerta.
Ma come si diffonde la meningite? Gli agenti infettivi sono virus, batteri, funghi o miceti. Il più temuto agente batterico, sebbene non sia il più frequente, è il Neisseria meningitidis (sono a rischio i bambini fino a 4 anni ma anche chi ha dai 15 ai 24 anni), che attualmente circola in Toscana ed è più noto come meningococco, di cui esistono diversi siero gruppi.
Rispetto a questa ultima categoria, secondo uno studio fatto dalla Agenzia regionale di sanità della Toscana, sarebbero esposti a maggiore rischio i frequentatori di pub e locali, ma soprattutto i fumatori, sia perché si passano le sigarette, sia perché hanno un apparato orale con minori difese immunitarie. Il passaggio della sigaretta è dunque una operazione che si sconsiglia anche per chi fuma droghe leggere, altra categoria considerata a rischio contagio.
Quelli che causano malattie nell’uomo sono A, B, C, Y, W135 e meno frequentemente X. Da noi, come in tutta Europa, i sierogruppi B e C sono i più frequenti. Altri agenti batterici che causano la meningite sono lo Streptococcus pneumoniae, più noto come pneumococco (che colpisce di più gli anziani), e l’Haemophilus influenzae. La vaccinazione è, sicuramente, lo strumento più efficace per la prevenzione della meningite batterica, che a differenza della virale, è la più pericolosa. Nell’anno appena passato l’Azienda sanitaria locale di Salerno ha acquistato 32210 dosi di vaccini antipneumococco, oltre a 26475 vaccini esavalenti, 12910 antimeningococco tipo C, 2216 tipo B 3224e per il tetravalente. Sono stati spesi 393.051,79 euro solo per i vaccini antimeningococco, 1.605.024,30 euro per quelli antipneumococco e 1.281.998,49 euro per quelli esavalenti.
E sono stati consumati quasi tutti. In Regione Campania sono disponibili diversi vaccini contro la meningite: la vaccinazione contro Haemophilus Influenzae B (emofilo tipo B) che è effettuata gratuitamente, insieme a quella antitetanica, antidifterica, antipertosse, antipolio e anti epatite B, per i bambini dal 3°, 5° e 11° mese di vita, come da calendario vaccinale italiano. Non sono necessari richiami. Poi c’è la vaccinazione contro Streptococcus pneumoniae (pneumococco) che è offerta gratuitamente e va somministrata in 3 dosi, sempre per i bambini entro un anno di vita.
Ce ne sono poi altre tre. La vaccinazione contro Neisseria meningitidis C (meningococco C) sempre gratuita per tutti i nuovi nati (dopo il 12° mese di vita), per gli adolescenti dagli 11 ai 18 anni e ai soggetti a rischio. Per chi è stato vaccinato da bambino, la necessità di un richiamo nell’adolescenza è allo studio. C’è poi la vaccinazione contro Neisseria meningitidis B (meningococco B) e al momento il vaccino è offerto in co-pagamento (l’utente paga solo il costo del vaccino all’Azienda sanitaria locale, mentre la prestazione è gratuita).
Infine c’è la vaccinazione quadrivalente contro il meningococco A-C-Y-W135e prevede la somministrazione di una singola dose a partire dai 12 mesi di età. Al momento il vaccino è offerto in co-pagamento. È poi bene ricordare che per la meningite batterica i tempi di incubazione variano dai due ai dieci giorni.
fonte
La Città di Salerno (oggi in edicola)
Marcella Cavaliere