Undici nuovi contagiati tra il personale dipendente dell’ospedale nocerino Umberto I. Undici che vanno ad aggiungersi ai tredici precedenti. Totale: 24 professionisti, tra infermieri, oss, medici, addetti alle pulizie, pazienti, hanno contratto il Covid.
Nel nosocomio più grande dell’Asl Salerno, nel giro di pochissimi giorni, in molti reparti, serpeggia malumore, tensione, paura. Le Unità coinvolte crescono ogni giorno: Medicina, Neurologia, Tin (terapia intensiva neonatale), Urologia, Ostetricia. Il personale, nel dettaglio, vede contagiati cinque infermieri, un medico, due ostetriche, un paziente (di ginecologia), un oss, un addetto alle pulizie.
La situazione è seria e richiede interventi altrettanto tali.
Un vero e proprio boom di contagi che riporta alla mente quello registratosi in un recente passato in Chirurgia; numeri alla mano, oggi, purtroppo, i casi che coinvolgono in toto l’ospedale lo hanno superato. Un focolaio che va arrestato, subito, con provvedimenti anche impopolari.
Da capire le falle, visto che il virus circola. Dai percorsi dedicati i cui esiti sono sotto gli occhi di tutti, agli accessi in ospedale molto spesso non regolamentati brillantemente.
Il sindaco della città, Manlio Torquato, quando si registrarono i casi elevati in Chirurgia chiese, provocatoriamente, la ‘chiusura’ dell’ospedale. Oggi quella ipotesi potrebbe essere una soluzione. Una sanificazione totale, anche di pochi giorni, cosa cambierebbe nella gestione ordinaria dell’ospedale più grande della Asl? Poco, visto che le attività non sono a piene regime.
I vertici ritennero che non vi era emergenza e risposero istituendo un Tavolo di esperti che avrebbero dovuto studiare soluzioni.
Rosa Coppola