Una moda, orribile, incivile, che accomuna molti, moltissimi reparti ospedalieri di Ginecologia. Non ne è immune quello del nosocomio nocerino, l’Umberto I, dove la gioia dei neo genitori si trasforma in evidente, eloquente maleducazione, incivilita’, quasi vandalismo. E le foto parlano.
Persino i quadri sono stati sfigurati. Persino la parte alta (quasi sul soffitto) della parete della stanza di accoglienza riporta il nome di un nuovo arrivato. Significa che l’autore dello sfregio è salito sulla sedia, si è impegnato. Tanto.
Dicevamo, la stanza dell’accoglienza e tutte le pareti del reparto. Non c’è uno spazio bianco, tutti firmato. Così, gli intrepidi felici cittadini hanno pensato di annunciare la lieta notizia scrivendo sui muri del corridoio, anche vicino al bagno.
Ora, risalire alla identita’ degli incivili è facile, dimostrare la loro maleducazione è difficile. Se installi le telecamere, questa gente urla alla violazione di privacy. Perchè questa gente, perchè di gente si tratta, imbratta l’ospedale e dopo va fuori dicendo che il nosocomio è sporco. Il livello culturale è chiaro.
Chissa’, i bimbi oggi di tre anni, per fare un esempio, avendo ereditato la fantasia dei padri, staranno imbrattando le pareti di casa.
Rosa Coppola