“Recupero acconto Covid corrisposto per i mesi di marzo e aprile 2020”. Partite le lettere, come deliberato e stabilito negli accordi regionali, destinate ai Centri privati convenzionati di tutta la Campania.
Sta accadendo anche a Salerno dove, per pertinenza territoriale, l’Asl Salerno, appunto, segue l’accreditamento. Ma cerchiamo di capire meglio nei dettagli. Diciamo subito che sul piano formale si sta semplicemente seguendo quanto stabilito in sede di accordi regionali durante la fase critica della pandemia.
Cosa prevedeva l’accordo. La Giunta regionale, per scongiurare lo stato di crisi della sanità privata e per tutelare i livelli occupazionali, stabilì che le Aziende sanitarie locali, per le mensilità di marzo, aprile e maggio 2020, garantissero comunque il pagamento di acconti fino all’80%, nonostante la drastica riduzione della produzione a causa delle misure di contenimento dell’epidemia. “Gli acconti erogati saranno, poi, conguagliati con le mensilità successive”, concludeva chiaramente la nota ufficiale. E così sta avvenendo, solo che molti titolari dei laboratori privati convenzionati stanno storcendo il naso, amareggiati, perchè, sostengono, di assistere a “due pesi e due misure”, a comportamenti diversi rispetto a quello destinato alle case di cura. Non ultimo, sostengono anche di non rientrare certo nei calcoli fatti.
Non dimentichiamo che siamo ancora in piena emergenza e i laboratori sono da circa due mesi senza budget per alcune branche. Le case di cura invece stanno ricevendo un trattamento diverso visto che sono pagate anche se non vi sono pazienti ricoverati.
Dunque, una disparità di trattamento che amareggia i professionisti del privato alle prese con la restituzione dell’acconto con saldi mensili. Si è solo all’inizio visto che le lettere sono partite quattro giorni fa.
AslSA, indizione bando di concorso unico regionale per OSS
Indizione bando di concorso unico regionale per il reclutamento di numero 1274 unità di operatore sociosanitario
