Il Commissario del nascente Covid Hospital di Scafati, Mario Polverino, denuncia in una lettera la richiesta di malattia e della Legge 104 da parte del personale medico di Medicina, Reumatologia e Lungo-degenza e, nel contempo, chiede un encomio per chi è rimasto a svolgere il proprio dovere.
Il Nursind rispedisce al mittente la richiesta. Luigi Acanfora scrive:
“Egregio Direttore, pur consapevoli che non è il momento delle polemiche, non possiamo esimerci dal rispondere all’encomio del Prof. Polverino, Commissario Covid 19 Scafati, lo dobbiamo ai nostri iscritti, a tutto il personale che in questo momento lavora con professionalità e abnegazione presso il nosocomio Scafatese.
Riteniamo opportuno rinviare al mittente l’encomio per diversi motivi:
- Ci sembra inopportuno sottolineare che il personale medico della Lungodegenza e della Medicina abbiano usufruito di permessi e/o malattie, legittimi, senza conoscere le motivazioni di ognuno di loro (la 104 è un istituto riconosciuto per gravi situazioni familiari),
ma nel contempo il Commissario ha omesso di dire che il personale infermieristico e oss dello stesso reparto si trovano attualmente in forza alla Pneumologia; - Essendo Commissario e non più primario del Polo Pneumologico sarebbe stato opportuno ringraziare tutto il personale dello Scarlato (dai Rianimatori, Cardiologi, Infermieri, Oss, Tecnici di Radiologia, guardie giurate, gli addetti alle pulizie e alla logistica, a tutti coloro che si sono occupati materialmente dei lavori strutturali), evidentemente non si ha consapevolezza che i “soldati” sono altri, insomma la riteniamo una caduta di stile;
- Come commissario ci aspettiamo che vigili attentamente, insieme al responsabile della Prevenzione e Protezione, sui percors sporco/pulito, sulla sicurezza di tutti gli operatori,
- sulla presenza dei DPI, sulla presenza di stanze con opportuno ricambio dell’aria,
- possibilmente in pressione negativa;
- Oltre all’ALPI, che si poteva chiedere in una missiva diversa, sarebbe opportuno chiedere più soldi per il personale infermieristico e oss, essendo più esposti ai contatti con i pazienti positivi per le esecuzioni delle loro attività (esecuzione ECG, prelievi arteriosi e venosi,
bronco aspirazione, rifacimento letti, igiene del malato ecc.) insomma sono quelli che riportano maggiormente i segni sul volto dovuto alle mascherine. - Ne approfittiamo per chiedere a tutti come mai non sono state vagliate le richieste di trasferimento di alcuni colleghi ma nel contempo diversi infermieri partecipanti della manifestazione di interesse per Scafati, hanno occupato reparti a Nocera, oggetto di richiesta di trasferimento di infermieri strutturati” conclude il sindacalista.