Salerno Sanità

Ruggi, assenteismo.Convocato dal pm il sindacalista che denunciò

“Non credo sia un caso isolato, comunque spero si faccia presto chiarezza”.
Così Giuseppe Cicalese, sindacalista Cisl, convocato in Procura a Salerno, ieri mattina, dal pm Francesco Rotondo che ha voluto ascoltarlo per cercare di individuare i responsabili delle minacce. Già, intimidazioni dopo che il suo nome è stato indicato tra le carte della Procura come l’autore della denuncia dalla quale sarebbero partite le indagini, della Guardia di Finanza, sul fenomeno dell’assenteismo all’interno dell’Azienda ospedaliera universitaria “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di via San Leonardo, a Salerno. Indagini che ad oggi, si ricorderà, hanno portato alla sospensione di dieci persone.
Dunque, Cicalese ha varcato la soglia del Palazzo di Giustizia a Salerno.
“Sì, ho parlato con il pm che mi ha convocato per cercare di individuare gli autori delle minacce. Ma ho potuto dire poco. Non li conosco, non li ho mai visti”, spiega l’autista di ambulanza.
“Però ho sentito tutto l’appoggio e la vicinanza del magistrato, della Finanza, fin da subito”, ha chiosato il sindacalista. Che fu avvicinato,ad agosto scorso mentre era in ospedale, da due ignoti che gli ‘consigliarono’ di tenere la bocca chiusa. ‘Di farsi gli affari suoi’.
Già, perché al denuncia di Cicalese, insieme alla attività di ufficio delle Fiamme gialle del capoluogo, hanno scoperchiato una rete di furbetti che dopo aver timbrato andavano altrove. Mare,shopping, parrucchiera. Ma non in corsia. E la notizia è assurta agli onori della cronaca nazionale quasi trasformando il Ruggi in ‘fannullopoli’. Trasmissioni di reti nazionali, Rai come Mediaset, si sono interessate all’inchiesta che ora sta vendendo sotto la lente di ingrandimento la attività di controllo dei Dirigenti medici.
Assenteismo che va di pari passo con l’inchiesta, interna, avviata dal management che prima dell’estate ha avviato una monitoraggio finalizzato ad individuare ipotetici furbetti. Che secondo le lettere di chiarimento,inviate dalla direzione, vedrebbero protagonisti circa 200 persone. Di queste,una trentina avrebbero una posizione più delicata. Da giustificare.
In corso, per fare chiarezza definitiva sulla situazione, la commissione anticorruzione.

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