I Carabinieri del NOE di Salerno (coordinati dal capitano Ambrosone) su incarico della Procura, in mattinata hanno disposto il sequestro preventivo della centrale termica e delle due cappe del laboratorio di preparazione dei farmaci chemioterapici presso l’Ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona. In particolare, il Tribunale di Salerno ha riconosciuto il reato di emissioni in atmosfera in assenza di autorizzazioni.Il reato è stato contestato in quanto, all’esito degli accertamenti è emerso che la centrale termica ospedaliera di potenza complessiva di circa 15mila Kw, costituita da due generazioni di produzione di vapori ed acqua calda, nonchè le due cappe a flusso lamellare installate nel laboratorio di preparazione dei farmaci antiblastici ad uso chemioterapico, medicamenti composti da sostanze citotossiche e citostatiche, tra l’altro generanti vapori irritanti, tossici e cancerogeni, erano in funzione immettendo fiumi nell’atmosfera in assenza di autorizzazione.Complessivamente risultano indagate quattro persone appartenenti all’ex Amministrazione Ospedaliera (l’ex Dg Viggiani; l’ex direttore sanitario Della Porta; l’ex direttore amministrativo Guetta; l’attuale direttore di Presidio, Gerbasio) ed è stato delegato per l’esecuzione lo stesso NOE dei Carabinieri di Salerno. La Procura, tenuto conto delle indicazioni del Tribunale e della necessità di assicurare il proseguo delle attività assistenziali del servizio sanitario nazionale, ha ritenuto di consentire la facoltà d’uso della centrale, con onere per la predetta Amministrazione di provvedere ad acquisire al più presto le necessarie autorizzazioni di legge con adeguamento dell’impianto in sequestro alle prescrizioni che verranno in esse indicate.
Il commissario straordinario Nicola Cantone sarà ‘custode’ al fine di garantire l’acquisizione delle necessarie autorizzazioni.
cs Procura di Salerno