SALERNO
Terremoto al ‘Ruggi’. I carabinieri del comando provinciale di Salerno hanno arrestato stanotte due medici, una caposala e sospeso un Dirigente, accusati a vario titolo e ruolo di concussione e omesso controllo: per evitare le lunghe liste d’attesa avrebbero intascato mazzette.
Tra i quattro spicca il nome del primario di Neurochirurgia, Luciano Brigante, finito l’anno scorso agli onori della cronaca per aver intascato presunte mazzette necessarie a far saltare le liste d’attesa. Con il medico, ai domiciliari, è finita la caposala Annarita Iannicelli, che secondo l’accusa concordava le liste e la disponibilità delle sale operatorie. Domiciliari poi per il medico Liberti, in servizio a Pisa, allievo del noto luminare Fukushima(indagato), facendo leva sui pazienti per accelerare l’intervento.Pagano dai 1500 ai 6mila euro. Sospeso dall’attività per nove mesi Renato Saponiero, capo dipartimento di neuroscienze del Ruggi, per omesso controllo.
Il sistema.
I Carabinieri del nucleo operativo (tenente colonnello Giulio Pini coadiuvato da Alessandro De Vico, Pm Olivieri e Cassaniello) hanno ricostruito un sistema che ha dell’incredibile. I malati di tumore venivano fatti rimbalzare tra clinica privata e ospedale per le operazioni.Fino a quando, per accelerare l’intervento chirurgico, che in alcuni casi era fatto da un medico giapponese insieme al primario Luciano Brigante di Neurochirurgia, veniva no chiesti i soldi. Così si superavano le liste d’attesa all’ospedale Ruggi di Salerno e si veniva subito operati.
Rosa Coppola