Salerno Sanità

Ruggi, “fannullopoli”: il Dg pensa alle impronte digitali

Salerno
Un marcatempo biometrico,di quelli moderni, quasi da film, che riconoscono e ‘leggono’ l’impronta digitale. La richiesta, inviata ieri mattina al Garante per la privacy, è stata firmata dal direttore generale dell’azienda ospedaliera universitaria Dan Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno, Vincenzo Viggiani, all’indomani del blitz anti assenteismo della guardia di Finanza che ha sospeso dal servizio dieci persone.

Una operazione dai numeri importanti che ha fatto assurgere,prepotentemente, l’ospedale agli onori della della cronaca nazionale. Così’ quasi con un sussulto d’orgoglio, i vertici aziendali sono corsi ai ripari.
“Il marcatempo biometrico ha dei profili di conflitto con la privacy, spiega il manager del Ruggi, Viggiani. Ho firmato la richiesta inviata al Garante per mettere in campo azioni di maggiore rigidità per una vicenda che mi fa sentire tradito. Si’, in special modo dai dieci dipendenti sospesi”.Sui numeri dell’inchiesta, pero’ il Dg chiarisce:”800 persone su 3000 equivale al 40% di dipendenti fannulloni e francamente non mi trovo. Si tratterà’ di anomalie, come evidenziato dai militari, che mi auguro potranno essere chiarite”. A novembre scorso l’Azienda aveva deliberato e disciplinato norme sugli orari di servizio nonche’ sollecitato i dirigenti a controllare.
Intanto, i dieci sospesi per un anno non percepiranno lo stipendio e non potranno mettere piede in ospedale. L’attività dei militari prosegue: gia’ sono stati visti, in borghese, nuovamente in via San Leonardo. Qualcuno sussurra dell’invio di un secondo step di provvedimenti da parte della procura di Salerno che in pochi mesi, grazie a pedinamenti e filmati, ha ‘incastrato’ alcuni furbetti. Tra quanti anche infermieri tanto che il presidente del Collegio degli infermieri di Salerno, Cosimo Cicia, ieri, ha inviato una lettera a Viggiani:”Vogliamo capire quanti e quali infermieri sono coinvolti in questa vicenda giudiziaria. A tutela del Collegio, e dei colleghi onesti, deve essere nostro dovere adottare tutti i provvedimenti del caso. Ho chiesto al Dg l’elenco degli infermieri coinvolti”.
Intanto al Ruggi vi è una aria surreale.’Hanno scoperto l’acqua calda’, senti ripetere dai dipendenti. Ma nessuno ha mai pensato di denunciare quel sistema. ‘Tanto fanno tutti così”.
Intanto alcuni furbetti si sono presentati in ospedale, nonostante la misura interdittiva. È intervenuta la polizia.