Un mondo affascinante, quello dei Ricercatori, tra paure per il futuro e impegno. Tra sorrisi e studio, il desiderio di farcela. Confrontandosi con i professori, parlando con gli studenti. Sembrano un mondo lontano, sono il futuro, incerto, che ha dimostrato, qualora ve ne fosse bisogno,quanto sono in gamba.
Così, ieri sera, per la prima volta nell’azienda ospedaliero universitaria “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona ” di Salerno si è svolta la “Notte bianca dei ricercatori in sanità “, evento straordinario capace di far luce su un mondo affascinante e difficile .
Come si è svolto l’evento.
Laboratori aperti, con percorsi guidati nell’affascinante mondo della Ricerca in medicina, alla presenza di professori universitari, come il professore Paolo Barone (vedi foto-Dipartimento Malattie neurologiche), attivo supporter delle nuove leve. Presente in laboratorio e in reparto.
Visite aperte
Chirurgia pediatrica, senologia, dermatologia, ostetricia, ginecologia; oculistica, chirurgia plastica (prevenzione del melanoma); chirurgia vascolare (screening aneurisma dell’aorta addominale), cardiologia (visite cardiologiche con elettrocardiogramma), otorinolaringoiatria ( screening delle vertigini e dei disturbi dell’equilibrio).
La salute in tavola
La Coldiretti dalle ore 19 ha aperto i laboratori di approfondimento sulla produzione di olii e miele.
Un evento che ha registrato la classica passerella dei politici e nominati di turno impegnati a curare le pr, fondamentali, e non ad occuparsi dei laboratori di giovani ricercatori, delle loro esigenze e dei sacrifici che solo chi li fa, capisce. Studenti e specializzandi alle prese con la paura del futuro, chiedevano risposte. E chi è deputato a darle, passeggiava.
rosa coppola