Salerno Sanità

Ruggi. Protesi d’anca, doppio intervento contemporaneo

Eseguito, ieri, nell’Azienda ospedaliera universitaria “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno,  un intervento  di protesi totale mini Invasiva bilaterale simultanea dell’anca. Non si tratta di una operazione routinaria e gli stessi dati nazionali confermano questo trand.
Il Direttore facente funzione del Reparto di Ortopedia, Mauro Nese, insieme alla sua equipe, d’accordo con la paziente, ha deciso di eseguire l’intervento che presenta molti lati positivi. I benefici sono molteplici ad iniziare dall’unico ingresso in sala operatoria e unica riabilitazione. La 57enne operata ieri mattina sta bene e, al tempo del Covid, avrà una permanenza ospedaliera ridotta che è sempre consigliabile. Aggiungiamo, da non sottovalutare, un altro lato positivo, ovvero un occhio di riguardo alle liste d’attesa che grazie a questo tipo di intervento ne traggono beneficio.
Ma cosa dicono i dati nazionali su questo tipo di intervento eseguito a Salerno?
In primis, non tutti i pazienti possono affrontare un intervento di protesi totale bilaterale dell’anca; più il paziente è giovane e maggiori sono le possibilità che possa farlo. L’artrosi inoltre non è, come si immagina,  una patologia unicamente per gli anziani: circa il 25% di tali interventi vengono eseguiti in pazienti giovani, tra i 45 ed i 65 anni, in piena età lavorativa.
L’età conta anche se l’eccezione conferma la regola. Proprio nel reparto ortopedico salernitano, in un recente passato, è stato operato un uomo di 102 anni per la riduzione di una frattura. L’intervento è perfettamente riuscito.

Fonte le Cronache
Rosa Coppola