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Nocera.Malattie infettive ricovera solo Coronavirus. E la sospetta Tbc non trova posto

in UNISA

E’ teso il clima che si respira in ospedale, a Nocera Inferiore, nell’Umberto I, in particolare in quel reparto (ometteremo il nome per ovvi motivi,ndr) dove è rimasto il presunto caso di tubercolosi. E’ in isolamento, certo, ma non in Malattie infettive, no. Perchè l’Unità specializzata deve essere pronta ad accogliere, qualora ve ne fossero, casi di Coronavirus. E così capita che la Tbc, in attesa di conferma, resti in un reparto (la persona è giunta in ospedale per controlli specifici di natura non infettiva e gli esami hanno evidenziato da poco l’ipotesi di Tbc) altro quando tutti si…

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Coronavirus. Il Ds Primiano: “Ecco come si organizza l’Asl Sa”

in UNISA

“Gli ospedali di Eboli, Nocera e Vallo della Lucania mi hanno assicurato di avere locali per l’ isolamento qualora dovesse verificarsi un caso di coronavirus”. A dirlo è il Direttore sanitario aziendale della Asl Salerno, Ferdinando Primiano, intervistato da Salernosanita. Il manager afferma di aver avuto rassicurazioni dai responsabili ospedalieri sulla presenza di questi luoghi idonei. Luoghi, va da sè, che in teoria dovrebbero stare all’esterno, quantomeno attigui, al Pronto soccorso. E che al momento, in verità, non sembrano essere ancora stati individuati. Si pensa infatti di allestire container per accogliere presunti casi. A Vallo più che stanze vi…

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Coronavirus. Riunione all’Asl Sa per stabilire percorso comune. Nas negli ospedali: ci sono le mascherine?

in UNISA

Coronavirus, l’Asl Salerno corre ai ripari e convoca una riunione alla presenza dei Direttori sanitari di presidio per fare il punto e concordare percorso comune. Si dovrebbe fare chiarezza, in primis, se vi sono mascherine in numero necessario per tutti gli operatori e quale percorso seguire per casi sospetti. Capire se ci sono negli ospedali spazi idonei. Intanto, i carabinieri del Nas stanno eseguendo controlli proprio per capire se le strutture sanitarie sono pronte alle emergenze. *In aggiornamento

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Coronavirus: la gestione dei presunti casi resta centralizzata al Cotugno. Per adesso

in UNISA

“Visto il ridotto numero di accessi per sospette infezioni da Coronavirus all’ospedale Cotugno di Napoli, la seconda fase di intervento per l’emergenza (gestione dei casi presso le Unità di malattie infettive degli ospedali) è procrastinata a data da destinarsi”. Insomma, resta centralizzata la gestione dei presunti casi presso il Cotugno. La nota ufficiale porta la firma di Antonio Postiglione della Tutela sanità della Regione Campania e pone, al momento, un freno alla autonomia delle Unità ospedalieri. Che intanto in teoria si dovrebbero preparare qualora arrivasse la conferma di un loro coinvolgimento nella fase di gestione.

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