Salerno Sanità

Turni ridotti, Ravera(medici):”Se la normativa verrà’ applicata,per gli ospedali sara’ una tragedia”

Turni di lavoro ridotti, i medici in corsia non bastano. E’ allarme.

Il Presidente dell’Ordine dei Medici di Salerno è preoccupato e chiede
provvedimenti

Da mercoledì turni di lavoro ridotti per legge, i camici bianchi non
bastano. Si rischia la paralisi. E l’allarme lo lancia il presidente
dell’Ordine dei Medici di Salerno,Bruno Ravera.
“Uno degli argomenti veramente drammatici. L’Italia ha atteso 12 anni
perché la direttiva è del 2003. Ha avuto una serie di proroghe che
ora diventerà operativa il 25 novembre. Se quella direttiva verrà
applicata per gli ospedali è una tragedia. Negli ospedali non c’è il
riposo che spetta a tutti i lavoratori .La direttiva reclama e impone
pena sanzioni pesanti per il rispetto di questa norma.Mi auguro ci
siano provvedimenti in ordine al turn over sciaguratamente bloccato
affinchè si vada incontro alle esigenze di tutto il personale”.Con il
ripristino del diritto al riposo dei medici, l’Asl Salerno e l’Azienda
ospedaliera universitaria “San Giovanni di Dio e Ruggi ‘Aragona” di
Salerno si troveranno in una condizione di difficoltà legata al
mancato sblocco del turn over e alla cronica carenza di personale.
Appare quantomeno necessario che il Governo autorizzi la assunzione di
nuovo personale, salvo che non si voglia al Ma cosa dice la Legge? La
legge 161/2014 ha recepito la direttiva europea che sancisce il
diritto dei medici e dirigenti sanitari italiani al tempo massimo di
lavoro settimanale ed al riposo minimo garantito di 11 ore
continuative ogni 24 di attività. Una prescrizione che serve a
garantire il benessere psicofisico del personale medico e paramedico
e, di conseguenza, ad assicurare ai pazienti cure più adeguate. E’
evidente, tuttavia, che l’entrata in vigore del dispositivo porterà
con sé una serie di conseguenze negative in ragione della mancanza di
personale; una condizione fin qui risolta con gli autoconvenzionamenti
pagati dalle stesse aziende ospedaliere.Si sta quindi arrivando alla
svolta senza che nulla sia stato predisposto o previsto per
fronteggiare l’emergenza e i primari, direttamente responsabili
dell’organizzazione e quindi delle eventuali disfunzioni, come pure i
sindacati sono furibondi con le stesse aziende. Il D Day è alle
porte.Questo significa che nei plessi ospedalieri si creerà il
fortissimo rischio di non avere personale a sufficienza per coprire i
turni e le guardie mediche, e per garantire le attività ambulatoriali,
con la prospettiva concreta di un caos generalizzato dell’assistenza
pressochè in ogni reparto. Il riposo obbligatorio, infatti, ridurrà
ulteriormente il numero di addetti a disposizione – siano essi medici
o infermieri – che peraltro scarseggiava già anche prima della
riforma.

rc