Salerno Sanità

Vallo. Il Direttore:”L’ospedale non è Centro Covid”

“L’ospedale di Vallo della Lucania non è ospedale Covid né è stato attivato un reparto Covid in quanto, come verificato da sopralluogo effettuato dalla Commissione Aziendale Rischio Clinico, non è possibile usare il reparto di Malattie Infettive per carenze strutturali ed assenza di percorsi adeguati”, così l’inizio, chiaro, della lettera che il Direttore medico di presidio dell’ospedale di Vallo della Lucania, Adriano de Vita, ha inviato alla Direzione della Asl Salerno, ai sindacati e alla procura della Repubblica, rispondendo alle numerose polemiche sollevatesi nei giorni scorsi proprio per la mancata attivazione, a Vallo, di reparti dedicati alla cura dei pazienti con Coronavirus. E aggiunge:” Si è provveduto a sospendere l’attività del reparto di Medicina d’Urgenza e ad adibire gli spazi del reparto alla gestione/osservazione dei soli casi sospetti e, ancora,  alla gestione momentanea dei positivi che accedono in Pronto Soccorso; tutto  in attesa di trasferimento avvalendosi del supporto dei medici di Malattie Infettive e Medicina Generale”, precisa e continua. “La successiva allocazione del reparto presso il secondo piano del plesso ha il solo scopo di garantire un’ottimizzazione dei percorsi e una più agevole gestione dei pazienti in attesa di essere trasferiti in ospedali dedicati.
  Questo ospedale, non essendo stato convertito in ospedale Covid, è tenuto a garantire la continuità dell’assistenza ai pazienti affetti dalle altre patologie sia a carattere d’urgenza che cronico degenerative e tali attività sono regolarmente offerte dai restanti reparti che, a causa della chiusura di Medicina d’ Urgenza, gestiscono anche i pazienti normalmente afferenti a questo reparto. E non vi è alcun aumento di lavoro per il personale. A titolo esemplificativo basti pensare che nella settimana dal 9 al 15 novembre sono stati trattati 283 pazienti a fronte dei 504 dello stesso periodo relativo all’anno precedente”. E conclude.  “E’ lapalissiano che questa Direzione Sanitaria, in caso di ulteriore incremento di accessi di pazienti Covid positivi o sospetti, prenderà i dovuti provvedimenti in merito alla chiusura/accorpamento di altre unità operative ed il conseguente coinvolgimento nella gestione dei pazienti Covid dei sanitari di altri reparti”.

Fonte le cronache
Rosa Coppola